Ok del Servizio Tecnico Regionale al Piano strutturale comunale
Un altro passo verso l'approvazione del Piano strutturale comunale di Cosenza. E' infatti arrivato il parere positivo di compatibilità geomorfologica del Servizio Tecnico Regionale Vigilanza, Controllo Opere pubbliche, norme sismiche del Dipartimento Infrastrutture e Lavori Pubblici della Regione Calabria. L'Ufficio dell'ex Genio civile, dopo aver esaminato gli elaborati progettuali e le relazioni tecniche illustrative, ha ritenuto e comunicato ufficialmente al Comune che “in generale, le previsioni urbanistiche dell'esaminato P.S.C. appaiono compatibili con le condizioni geomorfologiche del territorio”. Pone, quindi, alcune prescrizioni, ad ulteriore tutela sulle aree a vari motivi ritenuti a pericolosità geologica.
Questa mattina il Piano strutturale è stato illustrato alla Commissione consiliare urbanistica, presieduta da Pierluigi Caputo, dall'ingegnere Ignazio Lutri del team di progettisti che hanno lavorato al Piano, presenti l'Assessore alla Pianificazione urbana Davide Bruno e la Dirigente dell'Ufficio del Piano di Palazzo dei Bruzi Lorenza Tucci.
“L'approvazione del Servizio Tecnico regionale costituisce uno step importante -ha commentato l'Assessore Bruno- perchè ci avvicina al momento in cui il Piano potrà essere approvato dal Consiglio ed applicato alla città, per renderla meglio vivibile, più bella, più funzionale. Sostenibilità ambientale e riqualificazione dell'esistente sono infatti i capisaldi del P.S.C., cui l'Amministrazione Occhiuto ha lavorato intensamente per dotare il comune capoluogo di uno strumento che corregga alcune storture provenienti dal passato e indirizzi i nuovi interventi verso una nuova filosofia di pianificazione urbana, per la prima volta riducendo i volumi edificatori e prevedendo anche il rafforzamento delle infrastrutture, a cominciare da quelle relative ai trasporti.
La città avrà comunque modo di svilupparsi attorno ai suoi maggiori elementi caratterizzanti ed i quartieri saranno arricchiti di funzioni attualmente mancanti. Ancora, particolarmente interessanti sono gli strumenti della perequazione e della premialità, che permetteranno di traslare i diritti edificatori da una zona ad un'altra, a vantaggio della edilizia residenziale sociale e della riqualificazione del centro storico, il cui perimetro viene allargato per includere gli edifici consolidati di fine Ottocento ed inizi Novecento.”