Pianopoli: la centrale termoelettrica di Catanzaro non si farà
La centrale Termoelettrica di Pianopoli, prevista sull'area dei Due Mari, tra Lamezia e Catanzaro, non si farà. L'Edison rinuncia.
Si chiude - spiega una nota - un capitolo di rilevante importanza per l'ambiente in Calabria. Tutto ciò anche grazie all'impegno dell'amministrazione comunale che ha seguito passo passo l'iter della possibile nascita della centrale Edison nel comune di Pianopoli. È arrivato oggi in comune il diniego da parte dell'Edison alla realizzazione della centrale termoelettrica. Come il sindaco Gianluca Cuda aveva già sottolineato nei mesi scorsi, anche attraverso una conferenza stampa, l'immobilità della società, il passare del tempo e lo scarso interesse, uniti alla crisi e alle mutate condizioni dell'assetto economico nazionale e locale, come il cambiamento strutturale dell'area sulla quale la centrale sarebbe dovuta nascere, hanno spinto l'Edison alla rinuncia.
"Una vicenda lunga- diceva Cuda nei mesi scorsi- che è andata avanti a passi lentissimi, tanto da farci credere oggi, con certezza, che non si farà. Vedete, L’Edison che è subentrata alla Sondel in questo progetto, non si è mai fatta avanti realmente. Ci sono documenti che dimostrano, non solo quale iter ha seguito il comune di Pianopoli, ma anche, come si è mossa la società, con quale apatia ha fatto passare questi, tanti, anni". Queste una parte delle dichiarazioni fatte dal sindaco di Pianopoli e che oggi risultano corrette anche perché confermate dai documenti che l'Edison. ha inviato al comune ma anche al Ministero competente.
"A questo punto è possibile tranquillizzare gli ambientalisti e quanti si sono preoccupati per il rischio che avrebbe potuto correre l'ambiente - È quanto dice oggi, Gianluca Cuda, alla luce di questo soddisfacente risultato -. È stato rispettato il volere della comunità - ha proseguito - soprattutto per una crescita diversa e sostenibile della nostra area.
Abbiamo lavorato perché la stessa Edison comprendesse che questo territorio e la Calabria non hanno più bisogno di una centrale termoelettrica. Da parte nostra è stato fatto il possibile perché non andasse avanti nessun progetto e avremmo continuato la battaglia, ma la rinuncia comunicataci dall'Edison chiude definitivamente questa pagina. Speriamo - chiude Cuda - di potere portare avanti da ora in poi solo iniziative di sviluppo compatibile e sostenibile per creare posti di lavoro".