Coisp: da Nord a Sud aggressioni alle Forze dell’Ordine
“Dal quartiere Pigneto a Tor Bella Monaca di Roma, da Padova al quartiere Pistoia a Catanzaro, da Nord a Sud, che siano immigrati, rom, delinquenza comune, soggetti alterati, malati o criminali, che sia per una semplice manifestazione calcistica o studentesca, che sia un corteo di protesta o una contromanifestazione politica, l’unico filo conduttore fra tutto ciò che accade ogni giorno nelle nostre città è l’assoluta mancanza di rispetto, l’arroganza di minacciare ed affrontare le Forze dell’Ordine, la pervicacia nel volersi affermare con la forza e con la violenza, l’assoluta convinzione che dobbiamo sempre e comunque essere noi a rimetterci.
Perché in fondo questo lavoro ce lo siamo scelti, perché in fondo portare la divisa deve significare subire in silenzio, perché in fondo se qualcuno deve morire deve essere uno di noi. Tanto chi sta dall’altra parte un modo per farla franca lo trova sempre, una giustificazione, un po’ di comprensione, una spiegazione, un cavillo, un pochino di appoggio a sfondo politico non si nega a nessuno. Tanto tutti sanno che gli unici a scontare colpe nostre, colpe altrui e colpe degli extraterrestri siamo sempre noi cretini delle Forze dell’Ordine.
Ma si può sapere, invece, quando avremo mezzi idonei per difenderci? Quando avremo la tutela necessaria per svolgere un lavoro così difficile e rischioso? Quando avremo l’appoggio di tutta l’opinione pubblica che se ha bisogno di noi non si schifa a chiamarci, ma poi se c’è da attaccare qualcuno cerca sempre una divisa? Dove andremo a finire se non si cambia subito rotta? Dovremo essere costretti a tirarci indietro di fronte agli interventi necessari per non rimetterci la vita o l’esistenza civile?”.
Questi gli interrogativi che pone Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, al termine di una settimana di fuoco caratterizzata da un’escalation di aggressioni gravissime alle Forze dell’Ordine avvenute in questi giorni in tutta Italia, da nord a sud, ad opera di extracomunitari, rom, italiani, delinquenti comuni, e quant’altro. A Roma due gravi episodi di aggressione alle Forze dell’Ordine avvenuto in meno di due giorni. Dopo le scene di guerriglia urbana verificatesi all'isola pedonale del Pigneto, zona della movida capitolina, un episodio simile in periferia, in via dell'Archeologia a Tor Bella Monaca. In entrambi i casi gli Agenti stavano procedendo all'arresto di spacciatori, quando decine di persone sono intervenute per consentire loro la fuga.
Sulla spiaggia di Lido di Camaiore, in Versilia, poi, si è verificata una sparatoria tra banditi e Forze dell'Ordine. Otto colpi, sparati tra la folla dai malviventi in fuga inseguiti da Polizia e Carabinieri dopo un tentativo di furto in una villa, che hanno subito fatto scattare l'allarme tra i bagnanti, e che hanno causato il ferimento di un Poliziotto.
A Catanzaro rom che “detengono il controllo” su interi quartieri dove le Forze dell’Ordine non sono ammesse e dove Poliziotti e Carabinieri vengono pesantemente minacciati anche per via di un banale controllo e decine di persone li accerchiano e gli impediscono di operare. “Avete rotto il cazzo, sbirri di merda io ammazzo tutti, quando ci vedete dovete voltarvi dall’altra parte”… Che altro si deve sentire di più? “Gli indagati - ha scritto il magistrato nell’ordine di cattura - appaiono come soggetti violenti, senza scrupoli, avvezzi a vivere nel più totale disprezzo delle regole, animati da una pervicace volontà di delinquere e di assicurarsi l'impunità”.
A Padova il dramma, con un Carabiniere costretto ad impugnare l’arma di ordinanza perché un uomo stava massacrando il collega ormai sanguinante con tutte le ossa a pezzi. “Ma il peggio doveva ancora arrivare - conclude Maccari -, perché la settimana doveva chiudersi con l’apoteosi dell’arroganza, dell’ingiustizia, della cattiveria, dell’ignoranza direi. Sì, ignoranza, nel senso di ignorare completamente cosa si può provare quando sei oggetto dell’aggressione altrui e non sai cosa aspettarti e se, magari, morirai con la testa spaccata da un ragazzino che ha divelto un palo di legno mentre stai facendo un banale controllo stradale (qualcuno si ricorda di un certo Appuntato dei Carabinieri di nome Antonio Santarelli? È il nome di un uomo buono e semplice, un eroe vero, e nessuno deve dimenticarlo).
In mezzo a tanto delirio le Forze dell’Ordine dovevano anche subire la solita ‘criminale criminalizzazionè di gente che osa accusarle di sparare senza pensarci… Nessuno che abbia il coraggio di chiedere pubblicamente: ma perché ‘sti cretini o usano le mani e muoiono, o usano la pistola e, magari, uccidono? Ma perché ‘sti cretini ancora, nel 2015 e mentre i colleghi di mezzo mondo li guardano con commiserazione e con pena, non hanno uno spray da pochi centesimi o un taser da qualche euro da usare contro chi impugna una bottiglia, un sasso, una catena, un bastone, o chi vuol ammazzarli di botte o semplicemente opporsi ad un controllo o ad un arresto? Possibile che a chi li amministra non frega nulla della vita loro né di quella dei cittadini, criminali compresi?”.