PdcI Reggio su vivenda Miramare

Reggio Calabria Politica

"L’assordante e incomprensibile silenzio del sindaco Falcomatà e della sua giunta sulla vicenda “Miramare” è decisamente preoccupante poiché, dopo il massacro della città provocato dal decennio del “modello Reggio” di Scopelliti e della destra, la limpidezza degli atti amministrativi e la trasparente comunicazione con i cittadini dovrebbero essere elementi imprescindibili per costruire un nuovo modo di gestire la città."Lo si legge in una nota Ivan Tripodi – Segretario cittadino PCdI di Reggio Calabria

"Purtroppo, dobbiamo registrare - si legge ancora - come questi elementi siano totalmente inesistenti nella bruttissima querelle relativa alla incomprensibile volontà del sindaco Falcomatà, fino ad oggi mai smentita, di “regalare” il Miramare a privati cittadini.

Il Miramare, splendida struttura liberty ricca di importanti resti archeologici nonché sottoposta a vincoli paesaggistici, è un Bene Comune che deve essere salvaguardato, tutelato e valorizzato.

Ribadiamo, pertanto, la nostra ferma contrarietà e il nostro enorme stupore rispetto al fiacco ed impopolare tentativo di “privatizzare” il Miramare che rischia di rappresentare un pericoloso punto di non ritorno per l’amministrazione Falcomatà.

In tal senso, se fosse confermata l’approvazione della delibera di giunta n. 121 relativa all’affidamento diretto del Miramare all’associazione “SOTTOSCALA”, nomen omen…., chiediamo, ove non fosse già avvenuto, il formale intervento della Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici e della Soprintendenza ai Beni Archeologici per salvaguardare il Miramare da un atto che, a nostro avviso, è assolutamente ingiustificato e ingiustificabile.

Siamo convinti che sul Miramare si dovrebbe puntare per costruire un progetto culturale di ampio respiro attraverso l’elaborazione di idee che puntino al rilancio e alla valorizzazione della splendida e unica struttura.

In ogni caso è inammissibile, sotto ogni profilo, che la struttura venga “regalata” con affidamento diretto e senza alcun bando pubblico, trasparente e moralmente inattaccabile.

Nell’auspicare un ripensamento del sindaco Falcomatà - conclude Tripodi - e della giunta ribadiamo ancora una volta che non ci fermeremo alla semplice presa di posizione politica, poiché esperiremo tutte le azioni previste, nessuna esclusa, per evitare che il Miramare venga “regalato” ai privati."