Tripodi (Pcdi) su passaggio nella maggioranza del capogruppo di Forza Italia
"La transumanza del capogruppo di Forza Italia nella maggioranza al comune di Reggio Calabria, pubblicamente spinta e ardentemente voluta dal sindaco Giuseppe Falcomatà rappresenta la definitiva e incontrovertibile certificazione della pesante mutazione genetica della deludente e fallimentare amministrazione comunale che, ormai, si è trasformata in una insulsa marmellata senza alcuna coerenza e nessuna linearità politica."Lo si legge in una nota del segretario cittadino del Pcdi di Reggio Calabria Ivan Tripodi.
"Nel mentre Renzi e il PD imbarcano, - si legge ancora - senza alcun senso del pudore, l’imbarazzante e pluri-idagato Denis Verdini, a Reggio il sindaco Falcomatà, nella foga di imitare l’ex sindaco di Firenze, va ben oltre e, infatti, nel consiglio comunale si è addirittura, riportiamo testualmente, “dichiarato felice” per la scelta dell’ormai ex capogruppo di Forza Italia di intrupparsi nella maggioranza.
Una maggioranza che, bisogna rammentare, secondo il programma presentato in campagna elettorale, doveva essere di Svolta e discontinuità.
La decisione di Falcomatà costituisce un grandissimo sfregio e una gravissima offesa alle migliaia e migliaia di reggini che lo avevano votato sulla base delle solenni promesse pubbliche che prevedevano un radicale cambiamento nei metodi amministrativi e un totale rinnovamento negli uomini.
Come se già non bastasse la totale delusione provocata dall’evidente incapacità amministrativa, oggi, gli incolpevoli reggini, sono costretti a subire questo nuova sortita negativa del sindaco Falcomatà che prosegue nel suo palese e certificabile inciucio con esponenti della destra reggina.
Tutto ciò evidenzia la nostra chiara lungimiranza e lucidità politica poiché, appena qualche mese dopo il suo insediamento, intuimmo come la giunta Falcomatà fosse prigioniera di un imbarazzante e becero trasversalismo coniugato ad una macroscopica incapacità amministrativa: una miscela esplosiva che, senza essere chiromanti, avrebbe portato, come è puntualmente avvenuto, al rapido tracollo nel gradimento dei reggini.
Ma gli inciuci vengono da lontano; basta ricordare le liste di Falcomatà piene zeppe di transfughi di esponenti del “modello Reggio” o, per esempio, l’assurda conferma come consigliere delegato della Reges, società mai chiusa alla faccia degli impegni formali, del dott. Serafino Nucera, nominato precedentemente sia da Scopelliti che da Arena.
Insomma, questa nuova puntata della transumanza, avvenuta nel civico consesso, certifica, se ce ne fosse ancora il bisogno, la definitiva mancanza di qualsivoglia barlume di politiche o idee di sinistra, o, per meglio dire, di centrosinistra da parte di Falcomatà e della sua scadente amministrazione.
Pertanto, sono palesemente ridicoli e penosi quei consiglieri comunali che, pensando di prendere letteralmente in giro le persone, hanno il coraggio di dichiararsi di sinistra associando questa finta appartenenza con le politiche della giunta comunale; si tratta di impostori che hanno carpito la buona fede delle donne e degli uomini di sinistra che, finalmente, hanno compreso la gravità irreversibile di quanto avviene a Palazzo S. Giorgio.
Quest’ultimo inciucio con l’ormai ex capogruppo di Forza Italia ci dice che dobbiamo continuare nella nostra certosina opera di ricostruzione di una sinistra vera ed ampia finalizzata a rappresentare i reali interessi della popolazione.
Per quanto riguarda il sindaco Falcomatà, - conclude Tripodi - siamo d’accordo con l’opinione unanime dei reggini: verrà ricordato, solo e semplicemente, per essere stato il protagonista negativo di una Svolta miseramente tradita."