Lanzetta-Scarfò su Capo Colonna
"Apprendiamo con grande dispiacere – ma anche con indignazione - che il sito di Capo Colonna viene utilizzato come parcheggio per le macchine degli sposi. A loro naturalmente auguriamo di cuore di essere felici per sempre, ma non è possibile continuare ad assistere a questo assurdo e incomprensibile utilizzo di un bene che appartiene a tutti, calabresi e non."Lo dichiarano in una nota congiunta Maria C. Lanzetta Presidente Associazione Umberto Zanotti Bianco e Giovanni Scarfò - socio Italia Nostra.
"Sarebbe un grandissimo momento di sensibilità culturale- commentano ancora - se le prossime coppie di sposi dessero un segnale di condivisione per la salvaguardia e la valorizzazione del sito, rifiutando di utilizzare la spianata come parcheggio e chiedendo come regalo di nozze anche la rimozione del cemento.
E sarebbe una rivoluzione culturale se le prossime coppie ricordassero a tutti che, a MilanoExpo, 83 Ministri della Cultura hanno firmato finalmente un documento per la salvaguardia dei beni culturali, perché sono la nostra Identità e perché appartengono all’Umanità e, come tali, abbiamo il diritto-dovere di lasciarli in eredità ai nostri nipoti.
Purtroppo in Calabria tutto tace, forse anche in attesa di qualche nomina, pur legittima.
In realtà dovrebbero essere questi i momenti in cui si scende in campo e si dichiara, con molta tranquillità e senso delle Istituzioni, la propria posizione in merito ai beni culturali, senza aspettare di farlo solo nei convegni e negli incontri più gettonati.
Purtroppo neanche dalla Regione - concludono Lanzetta e Scarfò - giunge un segnale che dimostri, al più presto, la volontà di dar vita alla struttura amministrativa che si dovrà occupare dei beni culturali. Quanto dobbiamo aspettare ancora?"