Crotone, occupazione simbolica di Capo Colonna
Associazioni, movimenti e semplici cittadini si sono ritrovati stamattina nel promontorio di Capo Colonna per un’occupazione simbolica della colonna superstite del tempio di Hera Lacinia. Una mobilitazione, nata via Facebook, per dire no alla sempre maggiore ingerenza dell’Eni nelle estrazioni di metano nel mare crotonese. Con striscioni e con l’ausilio di megafoni, i manifestanti hanno sottolineato la necessità che si faccia chiarezza sui progetti dell’Eni, chiesto alle autorità di intervenire per difendere maggiormente il territorio e sensibilizzare l'opinione pubblica sui pericoli derivanti dalle estrazioni metanifere.
Problemi che derivano principalmente dal rischio del fenomeno di subsidenza, che qualcuno ha collegato anche al recente terremoto e che metterebbe a rischio anche la stabilità della stessa colonna di Capocolonna. Promotore dell’iniziativa Pietro Infusino, segretario provinciale dei Repubblicani, che illustrando le ragioni della mobilitazione, ha chiesto le dimissioni di Vallone, che al comune ha anche la delega all’Ambiente, del presidente della provincia, Stano Zurlo e del vicepresidente, con delega al’area marina protetta.