Crotone, mega piattaforma dell’Eni: la Procura avvia un’indagine conoscitiva

Crotone Attualità

Nella giornata di ieri si è tenuto un incontro presso la Procura della Repubblica di Crotone tra il Procuratore della Repubblica Raffaele Mazzotta ed i vertici della Capitaneria di porto di Crotone guidati dal comandante Nicola Freda.

L’incontro è stato convocato d’urgenza dall'Autorità Giudiziaria a seguito del clamore mediatico suscitato da Associazioni ambientaliste e da alcuni esponenti del mondo politico e istituzionale, nel tentativo di sensibilizzare l’opinione pubblica contro l’attività della società E.N.I., preordinata all’apertura di nuovi pozzi di metano.

Il problema prende spunto dal recente stazionamento nelle acque antistanti Crotone di un impianto di perforazione - che si è posizionato accanto alla preesistente piattaforma “Hera Lacinia Beaf - per effettuare, con la durata presumibile di mesi 6, interventi manutentivi e di miglioramento delle capacità estrattive della stessa piattaforma.

Al termine dell'incontro, nel corso del quale sono stati forniti alcuni elementi conoscitivi sulle modalità operative, tecniche ed autorizzative dei lavori attualmente in corso nelle acque antistanti la città, il Procuratore della Repubblica ha disposto una indagine conoscitiva sui lavori, delegando la Capitaneria di Porto di Crotone ad "espletare le pertinenti attività investigative".

L’intento, allo stato, è "di verificare la natura dei lavori in corso di svolgimento, le modalità realizzative degli stessi e il regime autorizzativo dei lavori che stanno interessando la piattaforma Hera Lacinia Beaf". Ulteriori accertamenti riguarderanno, invece, i lavori non ancora avviati che interesseranno il sito denominato “Hera Lacinia 10 dir” ubicato sul promontorio di Capo Colonna.

Nella mattinata di oggi il Procuratore della Repubblica ha voluto effettuare, di persona, un sopralluogo via mare. Con l’impiego di Motovedette della Capitaneria di porto di Crotone è stata effettuata una ispezione in prossimità della piattaforma estrattiva Hera Lacinia Beaf e, successivamente, un ulteriore attività ispettiva presso il promontorio di Capo Colonna.


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