Crotone: Colonna di Hera a rischio crollo, occupazione contro Eni
Una mobilitazione via Facebook è stata promossa a Crotone contro l’arrivo di una nuova piattaforma dell’Eni nello specchio di mare antistante la città e i paventati nuovi pozzi di estrazione metanifera. A promuovere l’iniziativa il segretario provinciale dei Repubblicani, Pietro Infusino, che ha illustrato i dettagli in conferenza stampa. L’appuntamento è fissato per domani dalle 10 alle 12 per un’occupazione simbolica della colonna superstite del tempio di Hera Lacinia, che per molti è a rischio proprio per il fenomeno di subsidenza provocato dalle copiose estrazioni di metano effettuate dallo stesso colosso energetico nel mare crotonese. Che la colonna sia a rischio lo dimostra il fatto che viene continuamente monitorata da una serie di sensori che segnalano alla Soprintendenza ogni suo minimo movimento.
Hanno preso parte alla conferenza, Pietro Infusino, Massimo Togo della Federazione italiana pubblici esercenti, Giovanni Capocasale dell’associazione “Crotone nel cuore”, Enzo Fantasia del Sindacato italiano lidi balneari, Maria Lucia Cosentino, associazione Amici della terra,Antonella Papaleo, pr, Enzo Frustacidel Movimento Cinque stelle ed erica Lagamba del movimento “Stanchi dei soliti”. Oggetto della discussione soprattutto i rischi sismici derivanti proprio dalle attività di estrazione e gli effetti negativi sul turismo per l’arrivo della nuova grande piattaforma dell’Eni e la richiesta di conoscere i programmi della società proprio sul fronte marino. Della questione ne discuterà domani pomeriggio anche il Consiglio comunale di Crotone in una seduta ad hoc.