CdC. Vicenda Eni : un altro paradosso della politica
Riceviamo e pubbliachiamo comunicato stampa di Luca vincenzo Mancuso, dirigente Compagnia dei Democratici Crotone
La Compagnia dei Democratici, per prima aveva denunciato l' affaire Eni per quanto riguarda la nuova piattaforma installata, inizialmente tantissimi avevano trascurato tale situazione che ora è sulla bocca di tutti, ma ne siamo felici e non vogliamo meriti, per noi la cosa più importante è che si risvegli la coscienza di tutti verso le problematiche che attanagliano la nostra città. In questo momento, la questione sta provocando un terremoto di polemiche (e non solo), perché il nuovo mostro marino “Lulu” sta diventando più famoso di Nessie l’altro celebre mostro scozzese che si aggirava per come dice la leggenda nelle acque di Loch Ness. Ritornando a Crotone di leggendario c’e’ solo il mistero che avvolge le autorizzazioni, chi le ha date? Perché? Perché alcuni documenti non si trovano?. Oppure bisogna pensare che la piattaforma sia nata grazie ad un miracolo e si sia costruita per volontà divina? Bene allora saremmo davanti ad un miracolo e quindi potremmo puntare ad un turismo religioso, attendiamo risposte dalla classe politica, ma tranquilla la realtà prima o poi viene a galla (speriamo non come la piattaforma). La cruda realtà, invece ogni giorno regala ai crotonesi che volgendo lo sguardo verso il mare riescono ad ammirare il mostro di ferraglia emerso dalle acque (una bruttura talmente indescrivibile che mostro è un aggettivo che qualifica la struttura), vicinissimo alla costa, che si nutre di gas e forse anche di petrolio, tanto qui non si viene mai a sapere la realtà fino a quando non succedono danni gravi per la popolazione. Vorremo sapere prima di far installare la mitica “Lulù” , il “cane a sei zampe”che per quanto spigliato, astuto, forte, “non si morde mai la coda”, quali controlli sono stati fatti, a tutela della popolazione, e speriamo che se sono stati fatti con grande attenzione siano resi noti a tutti noi.La Cara Eni da anni succhia gas dalla nostra terra e ne succhierà fino a quando tale risorsa non sarà esaurita, ci chiediamo quale è la ricaduta occupazionale ed economica nel nostro territorio? Misera per noi, troppo misera, quindi secondo noi i nostri politici “la maggior parte alla canna del gas per fatti loro” devono rimescolare i rapporti con Eni ed esigere senza nessuna remora, che Eni “dia per quanto prende” (potremmo essere una delle città più ricche almeno del sud Italia). Siamo davanti ad una comica davvero grave, carte che non si trovano, non si capisce chi e perché autorizzato, terremoti veri che si abbattono sulla città, piattaforme che aumentano anche in zone che dovrebbero essere riserve marine, nessun vantaggio per la popolazione crotonese; ci sono tutti gli ingredienti per far generare una rabbia bestiale nella popolazione che è già umiliata da tutte le emergenze che in questo territorio abbondano. Noi non vogliamo pensare, che al contrario del famoso detto il “cane è il miglior amico dell’uomo” qui i politici siano i migliori amici del cane “ma quello a sei zampe” per motivi personali, perché altrimenti dovrebbero essere “trivellati”, nel senso buono del termine, per tutto il male che ci arrecano. Qui siamo davanti ad episodi, di fame e di miseria e la gente di Crotone merita speranze e fatti concreti, bisogna protestare e agire tempestivamente, o Eni espone chiaramente la sua programmazione ed aiuti lo sviluppo del territorio o se ne deve andare, a costo che noi semplici e modesti cittadini crotonesi a bordo di barche e barchette andremo a smontare tutto direttamente.
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