Domani la prima del “Rigoletto” di Mario De Carlo a Locri
Domani, 6 agosto, debutterà, alle ore 21.00, presso la Corte del Comune di Locri, la prima delle due recite di “Rigoletto” di Giuseppe Verdi, progetto nato dalla sinergia fra l’Associazione Culturale “Morgana inCanta” e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Locri. La seconda replica si terrà nella stessa location sabato 8 agosto, sempre alle 21.00.
“Rigoletto”, opera verdiana in tre atti su libretto di Francesco Maria Piave, è tratta dal dramma di Victor Hugo Le Roi s'amuse ("Il re si diverte"). È la prima della cosiddetta "trilogia popolare" di Verdi, a cui si affiancano Il trovatore (1853) e La traviata (1853).
Il 3 giugno del 1850, Verdi scriveva a Piave: Tutto il soggetto è in quella maledizione che diventa anche morale. Un infelice padre che piange l’onore tolto alla sua figlia, deriso da un buffone di corte che il padre maledice, e questa maledizione coglie in una maniera spaventosa il buffone, mi sembra morale e grande, al sommo grande.
Centrato sulla drammatica e originale figura di un buffone di corte, “Rigoletto” fu inizialmente oggetto della censura austriaca, come accadde nel 1832 a “Le Roi s’amuse”, riproposta solo cinquant’anni dopo la prima.
Nel dramma di Hugo, che non piacque né al pubblico né alla critica, erano descritte senza mezzi termini le dissolutezze della corte francese, con, al centro, il libertinaggio di Francesco I, re di Francia.
Nell'opera di Verdi-Piave si ambientò l'azione alla corte di Mantova, a quel tempo non più esistente, trasformando il re di Francia nel duca di Mantova, riferendosi a Vincenzo Gonzaga, e scegliendo il Gobbo come il protagonista a cui si cambiò il nome da Triboulet a Rigoletto (dal francese rigoler che significa scherzare).
La prima ebbe luogo, con successo, l'11 marzo 1851 al Teatro La Fenice di Venezia.