Interrogazione dei deputati Pd calabresi sui rifiuti tossici a Cosenza
I deputati calabresi del Partito Democratico Ernesto Magorno, Ferdinando Aiello, Enza Bruno Bossio, Stefania Covello, hanno presentato una interrogazione parlamentare al Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, On. Gian Luca Galletti, sul presunto interramento di rifiuti di natura ‘sospetta’ nel Comune di Lattarico, in provincia di Cosenza rivelato, secondo quanto riportato dagli organi di stampa, da un collaboratore di giustizia.
"I suddetti rifiuti – si legge in premessa nell'interrogazione - probabilmente scorie radioattive provenienti da aziende del settentrione, sarebbero stati fatti seppellire venti anni fa, nel sottosuolo delle campagne di Lattarico e più precisamente nella frazione denominata Regina, da un avvocato campano che avrebbe acquisito anche la complicità di un imprenditore cosentino in cambio di ricchi appalti e rilevanti commesse pubbliche nel Nord Italia. L’avvocato, affiliato al clan dei casalesi, è considerato il deus ex-machina delle ecomafie ed è tuttora sotto processo nella città partenopea proprio per le vicende legate allo smaltimento illegale di rifiuti tossici e dannosi nella sua regione; tali notizie hanno giustamente suscitato preoccupazione e allarmismo nella popolazione di Lattarico. L’occultamento dei rifiuti pericolosi e delle scorie radioattive – scrivono ancora i deputati Pd - è una delle attività più redditizie per le cosche mafiose e, a parere degli interroganti, nel corso degli anni, sarebbero state tante le affermazioni rilasciate in merito anche da altri esponenti della criminalità calabrese. I deputati firmatari dell'interrogazione pertanto chiedono al Ministro se sia a conoscenza di quanto su esposto e quali iniziative, nell’ambito delle proprie competenze, intenda assumere in maniera urgente, al fine di accertare la veridicità delle dichiarazioni rese e di attivare gli eventuali interventi volti alla bonifica del territorio interessato, alla salvaguardia dell’ambiente nonché alla tutela della salute e della tranquillità dei cittadini".