Terra e popolo, Acqua potabile: diffidati Sindaco e Sorical
"La situazione ormai, anche sull'acqua potabile a Rossano, ha superato la soglia della decenza. La mancanza di acqua potabile in alcune zone della città è un fatto ormai sistematico ed ampiamente prevedibile dal momento che si ripete ogni anno, e quindi riteniamo inaccettabile e ridicola qualsiasi giustificazione formale o politica". E' quanto si legge in una nota di Terra e popolo.
"La Giunta Caputo-Antoniotti - continua la nota - anche su questo settore ha fallito miseramente: alla faccia della crisi ha speso milioni di euro per lavori ed opere costose e totalmente inutili mentre i servizi essenziali per la città sono solo un miraggio. Questa condizione indecente implica un danno enorme per i cittadini e per le attività produttive, commerciali e turistiche soprattutto nel centro storico (ma non solo), e per questo in data odierna il Movimento Terra e Popolo ha diffidato il Sindaco e Sorical, dando 48 ore di tempo per risolvere il problema e fornire di acqua potabile, 24 ore su 24, a tutte le utenze del territorio di Rossano. In caso di mancato adempimento, ci rivolgeremo alla Procura della Repubblica per la privazione di un diritto essenziale di ogni cittadino come quello all'acqua potabile, ed avvieremo anche una causa per risarcimento danni in cui tenteremo di coinvolgere tutti i cittadini. È il momento di chiedere il conto.
Nei prossimi giorni avvieremo inoltre una raccolta firme per far sottoscrivere la diffida a tutta la cittadinanza, sperando che gli enti competenti ci consentano di esercitare i nostri diritti democratici vista l'estrema difficoltà, riscontrata ultimamente, nell'ottenere la concessione di suolo pubblico nei centri di aggregazione della città.
Sappiamo bene che le responsabilità in questo campo vanno ben oltre la giunta Caputo-Antoniotti: dal redivivo Caracciolo a Caputo, passando per Filareto e Longo, l'incapacità e l'inadeguatezza della classe politica rossanese sono palesi ed a pagarne le conseguenze è la nostra comunità, tutta.
Intervenire sulla dispersione e sull'approvvigionamento, anche rendendosi autonomi rispetto alla cricca politico-burocratica di Sorical, è la via da seguire per risolvere questo problema, ma servono decisione, autorevolezza ed il coraggio di farlo, quelle caratteristiche, cioè, totalmente assenti nella nostra classe dirigente".