Candidatura Scopelliti: Napoli (Fli), dichiarazioni gravi di Gasparri
È davvero grave, irresponsabile e privo di verità quanto dichiarato ieri dal Presidente del gruppo PDL al Senato della Repubblica, Maurizio Gasparri, durante la sua visita in Calabria, in merito alla candidatura o all'elezione del Governatore Scopelliti. - Lo si legge in un comunicato firmato dall'onorevole Angela Napoli (Fli) - Gasparri sa benissimo che proprio per garantire la candidatura all'attuale Governatore della Calabria, il Presidente Fini ha ceduto la Campania a Caldoro. La Calabria, a parte la mia persona, - continua la Napoli - ritenuta da Gasparri "folkloristica", è rappresentata da tantissimi cittadini onesti che meriterebbero rispetto da chi, come lui, si è servito del loro consenso elettorale solo per essere poi ringraziati con una presenza finalizzata al "taglio di nastri" o di supporto a candidature varie delle persone solo a lui "ossequiose". Gasparri- si legge ancora nella nota - piuttosto che spargere veleni e falsità, avrebbe, invece, dovuto spiegare ai cittadini i motivi per i quali l'attuale Governo nazionale ha approvato un cd. "piano di rientro" sul debito sanitario calabrese, estremamente penalizzante per il diritto alla salute di tutti; perché siano stati privilegiati i "desiderata" della Lega Nord con la sottrazione dei fondi FAS; dell'assoluta indifferenza rispetto al trattamento penalizzante riservato da Trenitalia ai viaggiatori di questa Regione; dell'erogazione solo del 20% dei fondi annunciati per il dissesto idrogeologico; dei mancati interventi sull'emergenza ambientale; del taglio dei fondi all'ISPRA; dei motivi che vedono il superamento della crisi dell'attività di transhipment in tutti i porti internazionali, tranne in quello di Gioia Tauro, dove, peraltro, appare inesistente qualsiasi attività di programmazione sulla sempre giocata polifunzionalità. E potrei continuare. Ed ancora, Gasparri dovrebbe spiegare perché lasci giacente in qualche cassetto del Senato della Repubblica, la proposta di legge Lazzati, approvata da mesi alla Camera dei Deputati, senza il voto di ben 7 deputati calabresi; ed ancora perché lasci giacente nello stesso o altro cassetto del Senato, il provvedimento anticorruzione, tanto necessario ad irrompere il sistema di malaffare e corruzione dominante in Calabria. Ma il fatto più grave - conclude la nota - è l'assordante silenzio da parte del capogruppo PDL del Senato sulle preoccupanti intimidazioni che, da mesi, stanno investendo la Magistratura calabrese; quella Magistratura che grazie alle operazioni e ai processi "Santa Tecla", "Heracles", "Why Not", "Poseidone", "Dinasty", "Minosse", "Testamento", "Cento Anni di Storia","Meta" e "Crimine" stanno aiutando a rendere giustizia alla Calabria onesta.