Grande successo dello scrittore di Palmi Oreste Kessel Pace
Il nono libro dell’autore nativo di Palmi Oreste Kessel Pace (tra i precedenti ricordiamo S. Elia Juniore, Scilla, Artemide, Rhegion, Mythos) si conferma un importante tassello nella Letteratura Calabrese anche all’estero.
Dal titolo San Rocco, genere romanzo storico e giunto alla seconda edizione (la prima nel 2005) il libro vanta l’introduzione del più importante studioso mondiale della figura di questo personaggio storico: Paolo Ascagni (direttore del “Comitato Scientifico Internazionale per gli Studi su San Rocco e la Storia Medievale” di cui Kessel è unico membro in Calabria) nonché una recensione, addirittura, del compianto critico letterario professore Antonio Piromalli.
Oreste Kessel Pace riceve richieste di presentazioni da ogni parte d’Italia, non ultima quella svoltasi a Grisolia presso Cosenza, dove lo scrittore è stato accolto con onori e ospitato. “Ho impiegato qualcosa come sei anni, tra ricerche, studi e stesura, per terminare la prima edizione del romanzo storico San Rocco” spiega Kessel “infine ho ricevuto importanti premi letterari, riconoscimenti e la pubblicazione nel 2005.
Questa seconda edizione, grazie alle nuove scoperte, l’ho completamente riscritta, modificata sia da un punto di vista tecnico narrativo, sia storico scientifico. Così come il precedente libro Mythos, anche questo libro l’ho interamente curato nella grafica, nella impaginazione, nella veste editoriale. Entrambi i libri sono i primi di una lunga serie di lavori che usciranno in una collana apposita dedicata alle mie opere, vendute non solo in Italia. Sono molto soddisfatto della risposta da parte del Lettore. Anche se mi è impossibile rispondere a tutte le richieste di presentazioni.”
La veste grafica, accattivante, custodisce in copertina l’immagine più antica e certa di SAN ROCCO. Le dimensioni del libro, di oltre 280 pagine, sono perfettamente concilianti con un classico semi tascabile, elegante, sinuoso e comodo da porre in qualsiasi libreria. Introdotta dal massimo studioso italiano di San Rocco, il dottor Paolo Ascagni, l’opera è ambientata in un XIV secolo devastato dalla peste bubbonica che annienta oltre il settanta percento degli uomini del pianeta, di fatto rischiandone l’estinzione.