Fiom: “I lavoratori in mobilità rischiano la povertà”
“Ancora non è stata convocata la commissione regionale tripartita e decine di lavoratori vedono a rischio il loro diritto all’ indennità di mobilità”: è quanto scrivono la Fiom Calabria e la Cgil di Vibo Valentia.
"A questo punto - continua la nota - sfuggono per davvero le ragioni per le quali ancora ad alcuni mesi dal suo insediamento il nuovo assessore al lavoro ed al welfare non abbia ancora convocato la Commissione tripartita, organo preposto a valutare e approvare le richieste di accesso agli strumenti di sostegno al reddito.
Avevamo denunciato alla fine di Luglio il pericolo che avrebbero corso decine di lavoratori e lavoratrici, espulsi dal lavoro, tra essi gli ex dipendenti della GAMOIL di Rombiolo, di non vedersi pagata dall’INPS l’indennità di mobilità senza tale certificazione burocratica.
Della nostra sollecitazione non si è tenuto minimamente conto, tant’è che ci giungono voci che, in molti casi l’INPS, con efficienza e determinazione, sta procedendo a trasformare l’indennità di mobilità in indennità di disoccupazione ordinaria con pesanti decurtazioni sui già miseri importi.
Mentre la propaganda sulle questioni del lavoro continua imperterrita arrivando a travisare la realtà e ad inventare inversioni di tendenza sui livelli occupazionali assolutamente inesistenti, non si capisce cosa osta a ripristinare il regolare funzionamento di un organo Istituzionale , in tutte le sue componenti, senza il quale lavoratori e lavoratrici restano in balia di attese snervanti e lesive della loro dignità.
Una questione questa concreta e risolvibile se solo si ripristina un minimo di efficienza organizzativa e si presta attenzione ai reali bisogni dei lavoratori e lavoratrici calabresi".