Delibera Anac, Barbanti (AL): “Oliverio crei una struttura dirigenziale credibile”

Reggio Calabria Salute

“Al di là del parere contrastante rispetto a quello del Ministero della Funzione Pubblica, al di là del presumibile ricorso al TAR, di certo la delibera dell'ANAC rischia di avere ripercussioni pesanti sulla situazione già molto delicata della sanità dell'ASP di Reggio Calabria e, più in generale, della politica regionale.” È quanto afferma Sebastiano Barbanti, Cittadinoeletto alla Camera e componente di Alternativa Libera

“La delibera, come è noto, - prosegue - impedisce ora al presidente Oliverio di effettuare nomine molto delicate ed importanti come quelle dei dg della sanità, nomine attese a giorni e fondamentali per il tentativo di avvio di un percorso virtuoso della sanità regionale. Nomine che se non effettuate faranno cadere nuovamente la regione in uno stallo totale, l'ennesimo dopo quello figlio della c.d. "rimborsopoli", ma stavolta con enorme danno per i cittadini/pazienti calabresi. Ed ancor di più si potrà quindi constatare che ad un anno dalle elezioni, l'azione politica del governo regionale è ancora ferma ai nastri di partenza.

E nel caso di specie grosse responsabilità hanno i dirigenti che hanno istruito la "pratica" Gioffrè, garantendo il via libera e la fattibilità dell'operazione. la stessa classe dirigente che, appena eletto, Oliverio disse di voler rimuovere; e se prima di adesso al Presidente presumibilmente mancavano motivazioni per una loro sostituzione, adesso il "pallone" è nel campo del Governatore: rimuova le persone che, con dolo o con colpa, hanno contribuito a fargli fare l'ennesima figuraccia davanti all'intera regione. Che questo divenga il momento per prendere atto dell'altra zavorra - la prima è costituita da una classe politica regionale che da anni non riesce a rinnovarsi e risulta incapace di operare per il bene dei calabresi - che impedisce alla Calabria di utilizzare appieno le sue potenzialità ed avere il ruolo che merita in Italia ed in Europa: una struttura burocratica dirigenziale non all'altezza del compito, una struttura da rafforzare non tanto quantitativamente, bensì qualitativamente, una struttura che anche Enrico Wolleb, direttore di Ismeri Europe, rileva essere ad elevato tasso di anzianità e con difficoltà di approccio alle procedure.

In attesa di una mossa – conclude Barbanti - in tal senso da parte del Governatore e di conoscere quale sarà il futuro dell'ASP di Reggio Calabria, si cerchi adesso almeno di preservare l'operato del Commissario Gioffrè ben distinguendo i risultati da lui raggiunti - che attengono al lavoro svolto sul campo - dalle motivazioni di incompatibilità del suo incarico - che sono relative a valutazioni normative - così da evitare di dover ripartire per l'ennesima volta da zero a tutto beneficio di chi ha utilizzato senza scrupoli la sanità reggina come un bancomat a cui attingere sin troppo facilmente.”


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