Libri: dedicata alle Forze dell’ordine la seconda edizione di “La santa setta”
“Agli Uomini e alle Donne delle Forze dell’Ordine che rappresentano l’unica, autentica Antimafia” con queste parole cariche di significato si apre la seconda edizione del libro “La Santa setta” scritto da Lia Staropoli.
Il saggio edito da Laruffa, infatti, non si limita a descrivere i metodi di indottrinamento e di controllo della ‘ndrangheta ma ne analizza anche i sistemi di contrasto da parte di Carabinieri, Poliziotti, Militari della Guardia di Finanza e Poliziotti Penitenziari. L’organizzazione criminale calabrese continua a servirsi di rituali religiosi e di formule di affiliazione, nessuna ‘ndrina dentro e fuori la Calabria rinuncia alle proprie rigide regole.
Taluni ritenevano le ‘ndrine del vibonese esenti da queste consuetudini in quanto fortemente legate dai vincoli familiari, ebbene, la recente operazione “Insomnia” ha dimostrato il contrario, i militari dell’Arma coordinati dal Capitano Marco Califano e dal Colonnello Daniele Scardecchia nel corso di una perquisizione nel centro di Vibo Valentia individuano alcuni manoscritti contenenti tutte le formule di affiliazione.
Le cerimonie di affiliazione nel corso della vita degli ‘ndranghetisti si intersecano con i sacramenti della Chiesa, battesimi, cresime e matrimoni sanciscono alleanze e rafforzano consorterie mafiose, mentre la partecipazione alle funzioni religiose pubbliche consente ai capimafia di ostentare il proprio potere mafioso in un contesto di religiosità che legittima e consacra. . Il libro verrà presentato nelle prossime settimane al Ministero della Difesa con il sottosegretario Gioacchino Alfano e al Senato con Gianni Tonelli, segretario generale del Sindacato Autonomo di Polizia.
Contro lo strapotere delle organizzazioni criminali, evidenzia Lia Staropoli – Componente del Movimento Antimafia “Ammazzateci Tutti” - è necessario investire nella sicurezza, in quanto l’unica autentica antimafia è rappresentata dagli uomini e dalle donne delle forze dell’ordine che con competenza, professionalità, sacrifici, dedizione, massacrati da tagli, da turni, continuano a conseguire i risultati migliori contro ogni forma di criminalità. Uomini e donne provati da suicidi, da minacce, da aggressioni fisiche e verbali, che non conoscono nessuna gratitudine da parte di una opinione pubblica troppo distratta e disinformata.
A tutto questo contribuiscono persino convegni e corsi organizzati da associazioni di “professionisti dell’antimafia” che pensano di predicare la legalità delegittimando gli uomini e le donne delle Forze dell’Ordine, supportando ideologie pericolose con argomentazioni che paradossalmente criminalizzano poliziotti e carabinieri. “Professionisti” che maneggiano fondi da capogiro mentre poliziotti e carabinieri e Militari della Guardia di Finanza non hanno nemmeno la carta per stampare.
Profetiche le parole di Lia Staropoli che in un libro pubblicato il 5 luglio anticipa una importante operazione contro le truffe milionarie dei “professionisti dell’antimafia” avvenuta esattamente un mese dopo. Secondo l’autore inoltre chi delegittima gli uomini e le donne delle Forze di Polizia diventa il migliore alleato della criminalità organizzata che vive di consenso sociale, perché ogni volta che lo Stato viene descritto come vulnerabile le organizzazioni criminali diventano più credibili e potenti.
La diffusione di questi concetti inevitabilmente dissuade i cittadini vessati dalla criminalità organizzata a collaborare e a denunciare ogni forma di sopraffazione a poliziotti e carabinieri e la cosa grave è che i “cattivi maestri” predicano soprattutto nelle scuole incentivati da fondi PON,POF,POR mentre le forze dell’ordine subiscono continuamente tagli. Lia Staropoli vive a Limbadi, una zona ad altissima densità mafiosa in provincia di Vibo Valentia.
Dopo aver conseguito la maturità classica si laurea in Giurisprudenza all’Università “Mediterranea” di Reggio di Calabria con una tesi di laurea sulla ‘ndrangheta nella materia “Economia della Criminalità”. Da studente fonda il forum di documentazione sulla criminalità organizzata “Mafia Crimes” che consente di approfondire e diffondere gli studi sulle organizzazioni criminali in Italia e nel mondo. Quando si accorge che anche in Calabria qualcosa sta cambiando con la nascita del Movimento Antimafia “Ammazzateci Tutti” nel 2005. Aderisce al movimento e nel 2009 diviene componente dell’Esecutivo Nazionale. Nel 2011 Lia Staropoli diviene legale del Sindacato Autonomo di Polizia per la provincia di Vibo Valentia.
Le iniziative intraprese con il movimento antimafia “Ammazzateci Tutti” al fianco delle Forze dell’Ordine oltre ad informare hanno anche formato alla consapevolezza che per neutralizzare il potere della criminalità organizzata, la società civile non deve conferire “consenso sociale” a boss e ad affiliati ma deve affiancare le Forze dell’Ordine, primo presidio di legalità sul territorio. Con questi intenti nel 2013 Lia Staropoli fonda l’associazione “ConDivisa – Sicurezza e Giustizia” , della quale è attualmente Presidente, l’associazione “ConDivisa”. Lia Staropoli in questi anni ha partecipato a numerose attività di studio e di elaborazione di proposte giuridiche nelle sedi parlamentari.