Gettini di Vitalba e Sette soli sulla velocizzazione dei lavori a Capo Colonna
"Le associazioni culturali “Gettini di Vitalba” e “Sette Soli”, unitamente al Comitato “Salviamo Capo Colonna”, plaudono alla velocizzazione dei lavori in corso da luglio nel parco archeologico del Lacinio allo scopo di rimuovere il calcestruzzo sovrapposto ai resti del portico che circondava il foro romano scoperto sul piazzale antistante Torre Nao". E' quanto scrivono le due associazioni.
"Com’è noto - continua la nota - infatti, cedendo alle pressioni dell’opinione pubblica, il Ministro dei Beni Culturali ha stabilito fin dalla scorsa primavera di riportare alla luce, restaurare e inserire detto portico nel percorso di visita, dando mandato alla Direzione Generale Archeologia di rimodulare ad hoc lo scandaloso progetto SPA 2.4.
La velocizzazione delle operazioni, favorita dall’impiego di piccoli mezzi meccanici capaci di movimentare agevolmente le decine di pesanti lastre di cemento prodotte dalla macchina taglia-pavimenti e destinate al conferimento a discarica, è stata resa possibile dalla recentissima felice soluzione della controversia insorta con l’Arcidiocesi di Crotone-Santa Severina circa la legittimità dell’estensione dell’intervento statale nella particella catastale “A” (Foglio 56), ove insiste la Chiesa della Madonna di Capo Colonna.
L’occupazione coatta della breve fascia corrispondente al limite est del portico, sito appunto nella particella “A”, appena notificata dal Ministero a S.E. Mons. Graziani ai sensi dell’art. 91 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, rimuove un ostacolo che da un lato rischiava di spazientire la popolazione e i tanti, anche lontani da Crotone, cui sta a cuore vedere al più presto sparire (qui asportata e altrove pavimentata) la gettata di cemento che tuttora deturpa l’estremità del Capo, dall’altro obbligava a diluire insopportabilmente i lavori spostandone la conclusione in una stagione alquanto sfavorevole dal punto di vista climatico.
Le Associazioni e il Comitato, nel rendere merito a quanti operano sul campo nella direzione virtuosa ricordata sopra, confermano il proprio impegno a favore di una soluzione della controversa vicenda ispirata a sano buon senso, rispettosa della dignità del parco archeologico di Capo Colonna e delle istanze della popolazione".