Festival d’Autunno, dal Salento a Catanzaro a ritmo di Taranta
Dal Salento a Catanzaro, cambiano i luoghi ma resta immutato l’entusiasmo. Accadrà tutto in una notte, o meglio nella notte che il Festival d’Autunno ha voluto regalare ad una città ma anche ad una intera regione che potrà assistere gratuitamente ad un concerto che si preannuncia memorabile. Il divertimento, le vibrazioni e i ritmi della taranta sabato 26 si diffonderanno nel capoluogo calabrese, in quella Piazza Prefettura che rievocherà i fasti pugliesi di Melpignano, terra in cui il protagonista dell’evento Antonio Castrignanò è riuscito a contagiare con la sua musica il suo popolo. E non è bizzarro o insensato definirlo tale quando si parla di oltre 200.000 persone che, nel corso di una serata della Notte della Taranta, hanno accolto e abbracciato il loro idolo, perché così può essere definito un personaggio che da anni ormai sembra essere considerato un ammaliatore.
La musica di Antonio Castrignanò è una sorta di medicina, qualcosa che esprime emozioni che non possono essere descritte se non vengono vissute. E’ ciò che la sua “gente” vive in maniera spontanea e naturale, allontanandosi dai problemi, dalle mille difficoltà quotidiane. La taranta, quella che sembra essere un rituale sciamanico, aggrega, coinvolge e sublima momenti di puro entusiasmo. Ma soprattutto è Antonio Castrignanò. E’ con lui, salentino verace di Galatina, che in Italia può essere identificato questo genere musicale. Riconosciuto come autentico fenomeno della riscoperta della musica popolare della sua terra, Castrignanò ha suonato e collaborato con Stewart Copeland, già membro dei Police, Mauro Pagani, i Negramaro, Goran Bregovic, Ludovico Einaudi, Ballakè Sissoko e The Chieftains, artisti che oltre a confermarlo come musicista talentuoso italiano gli hanno conferito anche uno status internazionale, al pari delle sue esibizioni sui palchi e ai festival più prestigiosi.
Ma Castrignanò non è solo da inserire tra le figure di spicco di un movimento, che ha rilanciato una musica nata nei campi e ai tavoli delle osterie, per raccontare una cultura e una terra a lungo dimenticate. Il suo percorso artistico lo ha portato ad essere autore delle colonne sonore di “Nuovomondo” di Emanuele Crialese, premiato con il Leone d’Argento alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2006, e di Bellas Mariposas di Salvatore Mereu.
“Per la prima volta il Festival d’Autunno – commenta il direttore artistico – vivrà uno dei suoi appuntamento in una piazza, luogo aperto indistintamente a tutti. E’ un regalo che ho voluto riservare alla città di Catanzaro e alla nostra regione, pensato nell'ottica di un cartellone che sia il più possibile condiviso con quel pubblico che solitamente non frequenta il teatro”. Con questo evento si inaugurerà la XIII edizione del Festival d’Autunno. Un appuntamento consolidato sul territorio e che ogni anno accresce gli apprezzamenti oltre i confini della Calabria. L’attuale cartellone è dedicato completamente al Sud Italia. Già dal titolo “L’anima del Sud” si evince la voglia di dare lustro ad un territorio sempre troppo poco valutato, ma del quale non possono essere nascoste le qualità che esprime nel campo della musica e dell’arte.
Così le presenze di Franco Battiato (24 ottobre), Al Bano (31 ottobre) e James Senes & Napoli Centrale e gli Osanna (7 novembre) daranno lustro a generi diversi per i fedelissimi di un festival che è sempre attento alle novità così come alle tradizioni.