Incontro Trematerra Ambrosio su crisi vino Cirò Doc

Catanzaro Attualità
Michele Trematerra

L’assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra ha incontrato, a Roma, il Capo di Gabinetto del Ministro all’Agricoltura Giuseppe Ambrosio. L’incontro – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale –, che si è svolto al ministero dell’Agricoltura, è avvenuto in seguito alla richiesta di distillazione di crisi per il vino Cirò Doc, ma ha consentito di evidenziare il grave disagio del settore vitivinicolo calabrese, che come gli altri comparti economici, ha risentito del ristagno dei consumi, con una prospettiva economica di medio periodo molto incerta.

“La Calabria vitivinicola – ha spiegato Trematerra - ed in particolare il territorio di Cirò in provincia di Crotone, hanno nell’ultimo quinquennio attivato strategie di innovazione tecnologica, che hanno consentito di raggiungere livelli di qualità tali da mettere in competizione i nostri vini con i più blasonati vini nazionali. Pur in presenza di tali condizioni le conseguenze della crisi generale hanno avuto una forte ripercussione negativa soprattutto in quest’area di maggiore produzione, con sofferenze in termini di giacenza di vino invenduto”.

“Il nostro Assessorato - ha aggiunto - ha avviato tutte le misure di competenza, previste dalla normativa Comunitaria di cui al Reg. CE 479/2008, relativo all’OCM Vitivinicola, ed al Reg. 555/2008 di applicazione, come la vendemmia verde. Tali interventi non hanno sortito gli effetti auspicati come del resto anche nelle altre Regioni, con l’aggravante che la vendemmia in corso, anche in presenza di uve di buona qualità, sta evidenziando grosse difficoltà da parte delle cantine per il ritiro delle stesse”. “Ambrosio – ha sottolineato ancora Trematerra - si è dimostrato possibilista circa l’avvio della misura, cosa già peraltro richiesta anche da altre importanti Regioni vitivinicole.

La possibilità di ottenere la distillazione di crisi è un primo risultato che permetterà di togliere dal mercato ingenti masse di vino invendute stimate in 40.000 ettolitri, e nella contingenza specifica potrebbe consentire alle cantine l’immissione alla lavorazione di quantitativi di uva disponibili sul mercato locale. La procedura di distillazione dovrà comunque tenere conto dell’importanza economica del vino Cirò, al fine di consentire anche per questa pratica ordinariamente destinata ai vini generici, il giusto riconoscimento finanziario”.

Trematerra ha infine ribadito che “si stanno percorrendo celermente tutte le strade, innovative per modalità e concezione tecnico politica, per la giusta allocazione delle uve invendute del Cirotano, al fine di non ricadere in meccanismi di passata memoria, che hanno consentito la creazione di sacche di assistenza assolutamente ingiustificabili in periodi di grave crisi economica”.