Wanda Ferro (FI): “Dieci mesi di Oliverio, bilancio deludente”

Calabria Attualità

“A dieci mesi dalle elezioni regionali il bilancio di Mario Oliverio è deludente, ma sarebbe un grave errore personalizzare lo scontro attribuendo tutte le colpe al Presidente.” È quanto rende noto la vice coordinatrice regionale di Forza Italia, Wanda Ferro, che prosegue: “Paradossalmente Oliverio ha la grande colpa di essersi consegnato al PD, pagando le lacerazioni del suo partito che è il principale responsabile della grave condizione politica e istituzionale calabrese. Comunque anche il presidente Oliverio deve mettersi d'accordo con se stesso: ha affermato di essere soddisfatto per il lavoro compiuto sui fondi comunitari, aggiungendo che a dicembre, quando si insediò, trovò "un disastro", dichiarazione in chiaro contrasto con la riconferma dei due dirigenti preposti ai fondi comunitari che hanno gestito il biennio 2012-14 e con l'accoglienza entusiastica riservata a Giacomo Mancini, assessore alla programmazione comunitaria per tutto il periodo della giunta Scopelliti, alla Festa dell'Unità a Cosenza.

Non si può pensare che i calabresi abbiano l'anello al naso. Affermare di avere ereditato un disastro nel settore vitale della burocrazia – sostiene la Ferro - e della vita regionale e confermare i dirigenti precedenti è una contraddizione assurda. Se davvero Oliverio avesse trovato il disastro di cui parla avrebbe dovuto agire con radicalità nelle scelte da operare.

Siamo di fronte all'ennesima ambiguità che presenta risvolti per alcuni versi tragicomici. Certo è che il voto di novembre è stato condizionato dalla eccezionalità della crisi del centrodestra, manifestatasi in una deflagrazione della coalizione e se si votasse oggi a confrontarsi sarebbero i due candidati senza il peso del giudizio critico degli elettori sulla legislatura passata. Spero di entrare presto in Consiglio regionale per svolgere il mio ruolo di opposizione, ma ho la netta sensazione che questa legislatura terminerà presto. Quindi diventa indispensabile che la comunità dei moderati si ritrovi a discutere in un contesto non imbalsamato e autoreferenziale, ma in modo dinamico con gli elettori ed i corpi intermedi. Il mio partito dovrà farsi promotore di una iniziativa aperta ai sindaci, ai consiglieri comunali, agli intellettuali, ai rappresentanti delle imprese, dei lavoratori, delle categorie. Dobbiamo sin da ora essere alternativa autorevole di Governo, sapendo che se presto torneremo a governare non dovremo più commettere gli errori del passato. Dobbiamo tenere unite esperienze politiche e umane anche diverse, ma accomunate dalla necessità di lavorare per fare uscire dall'imbuto una Calabria ultima in tutte le classifiche sugli indicatori di sviluppo. È un invito che va esteso a tutte le forze politiche del centrodestra, - conclude - a quelle moderate, alle alleanze civiche. Non possiamo non udire il grido di allarme che ci giunge dal territorio.”