Premio Levante 2015 per Angela Loprete
Arriva dal Salento l’ultimo riconoscimento per l’arte pittorica di Angela Loprete. E’ il Premio Levante 2015, che si è aggiudicata nella quarta edizione dell’omonima rassegna d’arte internazionale (pittura, fotografia, scultura e grafica) tenutasi a Otranto, in provincia di Lecce. Promossa dall’associazione artistico-culturale Accademia della Nike con il patrocinio del comune di Otranto, la collettiva è stata presentata dal presidente dell'Accademia Flavia Abati e coordinata dal critico e storico dell'arte Vincenzo Abati, e ha coinvolto diversi artisti italiani ed esteri accuratamente selezionati, che hanno esposto le opere nella suggestiva cornice del Villaggio Conca Specchiulla e, in ultimo, sono stati premiati con un prestigioso piatto in terra cotta, simbolo della città di Otranto. Fra questi c’è anche la Loprete che con i suoi dipinti ha ancora incantato gli addetti ai lavori.
Il critico Abati, già docente della cattedra di storia dell’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce, che più volte ha avuto modo di apprezzare l’arte e l’essere della pittrice originaria di Girifalco e trapiantata a Roccelletta di Borgia, ha riconosciuto nelle sue pennellate il filone del “naturalismo pittorico” facendo la stessa uso di una “tecnica molto appropriata e persuasiva”. E ha aggiunto che “riesce così ad offrire un impianto espositivo con tocchi timbrici che richiamano la veduta dell’oggetto reale”. In poche parole, “un’artista autentica che fa della sua arte una celebrazione del bello estetico”. Una definizione, questa di Abati, quanto mai idonea a rappresentare la Loprete, sempre intenta coi suoi pennelli e colori ad esaltare la bellezza della natura floreale e animale, rappresentata in contesti, a volte immaginari, che contribuiscono a conferirle un senso di perfezione armonica.
Un vero inno al bello rappresentano i due dipinti olio su tela, “Liberi e forti” e “Colorami”, con cui in Puglia l’artista catanzarese si è meritata il Premio Levante 2015. Opere che hanno anche ricevuto la recensione dello storico dell’arte Abati, il quale, nella prima, raffigurante il volto di un uomo cui si sovrappone un rapace, ha rinvenuto “il simbolismo accattivante” che evidenzia “una integrazione tra le due figure di una eloquente chiarezza espositiva”; nella seconda, raffigurante un trio di rose e una tavolozza, ha rilevato il “naturalismo” e la “delicatezza pittorica”, aggiungendo che “il contrasto tra il rosa pallido dei fiori e il verde bottiglia delle foglie esprime la capacità dell’artista a trasferire i suoi messaggi in modo suggestivo all’osservatore”.
La bellezza naturalistica che viene omaggiata nei quadri della pittrice girifalcese non rimane fine a se stessa, ma diviene propagatrice di valori autentici. Valori intrisi di positività che fanno da cornice all’animo dolce e sognante ma allo stesso modo pragmatico di una donna che ha riconosciuto nell’arte il veicolo per esprimere le sue aspettative e i suoi interessi. La sua forte passione per la pittura e il suo desiderio di trasmettere ottimismo e speranza traspaiono, senza alcuna esitazione, dai suoi dipinti, che, tra collettive d’arte, mostre ed eventi artistici vari, stanno facendo il giro d’Italia e anche dell’Europa. Tutte esperienze che, insieme al continuo studio delle tecniche pittoriche e al confronto con altri artisti, contribuiscono a rendere Angela Loprete migliore sia come artista ma anche e soprattutto come donna. Una donna che nell’arte trova quella linfa vitale che le consente di immaginare un mondo a colori. In cui, secondo lei, è ancora possibile sperare.