“I stori i’ na riggitana”: racconti in vernacolo di Nené Arcidiaco Borrello
Promossa dall’Associazione Culturale Anassilaos si terrà martedì 6 ottobre presso la Sala di San Giorgio al Corso alle ore 18 la presentazione dei racconti in vernacolo di Nené Arcidiaco Borrello “I stori i’ na riggitana”, editi da Città del Sole e dalla stessa Anassilaos, un’opera molto particolare dell’artista “autodidatta” reggina, apprezzata pittrice.
Non è infatti molto comune la produzione di una prosa in vernacolo e questa circostanza rende originale e di particolare interesse l’opera di Nenè Arcidiaco di cui siamo debitori innanzi tutto all’autrice e poi a Pina De Felice, componente di spicco del sodalizio reggino, che ha raccolto, dalla viva voce dell’autrice, e puntualmente trascritto, avvalendosi anche della consulenza tecnico-letteraria di Giuseppe Ginestra, il libero dispiegarsi della memoria di Nenè, offrendo così al lettore squarci intensi della vita di una donna che è, anche e soprattutto, una pittrice.
Non stupisce dunque che una parte non piccola di tale raccolta sia dedicata all’ esperienza artistica dell’autrice. In tali brevi prose Ella ricostruisce la trama dei rapporti complessi e inesplicabili che legano l’artista al suo pubblico. Al di là di ogni aspetto individuale e personale, tali racconti delineano una realtà sconosciuta ai più e ci introducono nella Reggio Calabria di tanti anni fa, una operosa città di provincia e pur tuttavia vivace sul piano della cultura e dell’arte.
Rivediamo così, attraverso la memoria di Nenè, la Biblioteca De Nava ma soprattutto cogliamo con straordinaria vivezza la trepidazione dell’Autrice, la gioia intensa provata alla prima recensione pubblicata sul quotidiano, l’emozione dinanzi ai visitatori curiosi e il timore al primo approccio con la critica d’arte che ha, nel racconto di Nenè, il volto benevolo e rassicurante di Franco Cipriani, personalità rappresentativa del giornalismo e della cultura reggina, al quale spetta il compito di recensire la mostra.
Nell’opera di Nenè troviamo anche le ricche e intense descrizioni di una Reggio che non c’è più, con le sue tradizioni, le sue feste, i suoi riti, il suo popolo e la sua lingua, oggi scomparsa e quasi sconosciuta alle più giovani generazioni. Si avverte in tali brevi vivaci quadri descrittivi la nostalgia per una città che è già stata, una nostalgia resa tanto più acuta dalla consapevolezza, dolorosa, di vivere oggi una realtà incattivita nelle cose e negli uomini. All’incontro interverranno, oltre a Pina De Felice e a Giuseppe Ginestra, la prof.ssa Francesca Neri, studiosa e critico letterario, Stefano Iorfida, Franco Arcidiaco, Editore. La lettura dei testi sarà a cura di Nanni Barbaro.