Catanzaro nel cuore, fusione Ospedali: molti errori in vista
"Il cittadino prima di tutto. Specialmente se si ritrova nella condizione di paziente e dunque di dover usufruire degli indispensabili servizi sanitari". E' quanto scrive il Movimento Civico Indipendente “Catanzaronelcuore”.
"Questo fondamentale e imprescindibile assunto -continua la nota - però, non ci sembra sia tenuto nella giusta considerazione da chi – come il commissario Scura – da mesi è preposto ad assestare la Sanità in Calabria. Per essere più specifici, e focalizzandoci sulla sanità catanzarese, ancora non rileviamo cambi di marcia circa l’irresponsabile e pericolosa esclusione del Sant’Anna Hospital dalla Rete-Emergenza; allo stesso tempo registriamo dichiarazioni di intenti assai preoccupanti rispetto alla fusione fra gli ospedali cittadini del Pugliese-Ciaccio e il Policlinico Universitario.
La ratio della fusione dovrebbe ragionevolmente soggiacere alle vocazioni specifiche: ricerca per l’Università, cura e assistenza per l’ospedale.
Da quanto ci è dato di capire, però, in questa decantata fusione leggiamo scelte irrazionali in ordine ad una regia che prende e sposta reparti da qui a lì senza la pur minima cognizione di quello che tutto ciò possa comportare! Si pensi, su tutti gli altri, al costituendo dipartimento cardiologico e all’emodinamica di cui si vocifera lo smantellamento dal Pugliese.
Non è certo con azioni prevaricatrici che si ottiene l’unione fra le due importanti aziende ospedaliere di Catanzaro, né con inutili dimostrazioni di autoritarismo: al contrario, come abbiamo evidenziato in premessa, la fusione deve essere rigorosamente informata alla primazia del cittadino-paziente.
Già nello scorso maggio il nostro Movimento aveva invocato un’equanime distribuzione fra i soggetti coinvolti nel processo decisionale del cosiddetto “tavolo paritetico”, che fin da subito, e non solo a noi, tanto paritetico non ci era sembrato giacché l’azienda Mater Domini siede con cinque esponenti a fronte di un solo rappresentante per il Pugliese-Ciaccio. Le cose, nostro malgrado, non sono cambiate. Anzi il lavoro del “tavolo” che condurrà alla fusione fra gli Ospedali sembra aver proseguito il suo cammino con tale incomprensibile asimettria. Ciò che rappresenta uno squilibrio del tutto illogico, anzi assai sospetto circa gli intenti finali. Non è un caso che precise e puntuali arrivarono, all’epoca, anche le considerazioni dei Direttori del Pugliese-Ciaccio, i dottori Barillaro, Ceccotti, Masciari, Molica, Ruotolo e Verre, i quali invocarono e rivendicarono un giusto coinvolgimento nel percorso tecnico-istituzionale riguardante la fusione.
Se gli errori di una qualsivoglia fusione commerciale possono al massimo arrecare danni di tipo esclusivamente economico, quelli indotti da scelte sbagliate nelle aziende sanitarie possono determinare danni assai seri poiché l’oggetto del contendere non è un biscotto o un’autovettura, ma la vita umana".