Catanzaro nel cuore: “Chi e cosa si cela dietro la vessazione al Sant’Anna Hospital?”
“Le inaudite notizie che giungono dal Sant’Anna Hospital hanno il sapore, assai amaro, non già dell’odioso e grave depauperamento che da anni è in corso sulla Sanità del nostro territorio, quanto di un sopruso vero e proprio. Non esageriamo se inscriviamo gli atteggiamenti in corso contro il centro cardiochirurgico del capoluogo come vessatori e persecutori. – Afferma in una nota del Movimento Civico Indipendente “Catanzaronelcuore” - Infatti nessuno comprende – salvo voler immaginare scenari inquietanti molto simili a quelli che riguardano la fondazione Campanella – il perché una struttura eccellente, e riconosciuta tale a livello internazionale, sia oggetto di una abietto accanimento e di una detestabile opera demolitrice sia da parte dell’ASP di Catanzaro, che non eroga i pagamenti al Sant’Anna da 17 mesi, sia da parte della Commissione di Crotone atta a fornire l’accreditamento delle strutture sanitarie catanzaresi, che inspiegabilmente non ne conclude la procedura iniziata nel lontanissimo giugno 2012!
Cosa si cela dietro questo accanimento? E chi è il regista?
E’ plausibile che interessi di parte, pilotati in simbiosi con la peggiore politica, stiano preparando il terreno per realizzare altrove la Cardiochirurgia calabrese (copione già visto col Polo Oncologico), eliminandola ex abrupto dal luogo in cui si è impiantata con successo ed in cui offre, da anni, un servizio eccellente per gli ammalati dell’intera regione? – Prosegue la nota - Perché la Commissione di Crotone stenta a rinnovare l’accreditamento al Sant’Anna Hospital nonostante tutte le prescrizioni previste siano state adempiute? E perché l’ASP di Catanzaro non paga, quanto meno, le mensilità relative al 2012 che non ricadono nella vacatio dell’accreditamento?
La situazione, oltre ad essere angosciante, appare pure molesta e vessatoria. Pertanto, al di là delle considerazioni politiche che ognuno potrà trarre e che invocano un impegno serio della politica locale per il bene collettivo rivolto soprattutto ai malati, invochiamo l’intervento del Prefetto e della magistratura onde verificare se in questa abominevole faccenda siano stati travalicati i recinti della normale procedura e se qualcuno abbia sconfinato nell’abuso di potere, sia esso amministrativo che politico. In entrambi i casi la situazione sarebbe gravissima e reclamerebbe reazioni appropriate. A partire dal Sindaco di Catanzaro, che invitiamo a valutare molto attentamente la questione poiché è il futuro stesso della città, e non solo della Sanità, ad essere in gioco; passando dall’intera città che sicuramente saprà ribellarsi in modo adeguato all’ennesimo vergognoso e stomachevole insulto prodotto da nemici, interni ed esterni, ormai sgamati e non più tanto occulti.
Nel frattempo al Sant’Anna Hospital continuano in queste ore ad arrivare, da tutta la regione, pazienti in gravi condizioni che drammaticamente non potranno più essere accettati e curati, costringendoli a quell’emigrazione sanitaria che, solo a parole, si proclama di voler eliminare. E tutto questo accade mentre la Regione affigge manifesti che recitano “Grazie alla buona sanità il futuro non fa paura”. – Conclude la nota - Ora abbiamo capito: quel futuro non fa paura semplicemente perché…non c’è!”