Danneggiamento stele Santo Stefano, la solidarietà di Cannizzaro
“Il danneggiamento della stele intitolata ai giudici antimafia Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Antonino Scopelliti inaugurata lo scorso 23 maggio dalla passata amministrazione comunale nell'anniversario della strage di Capaci, è un atto gravissimo che offende non solo la memoria e il valore dell'impegno antimafia di uomini dello Stato ma ferisce l’intera comunità stefanita e l’istituto scolastico di Santo Stefano in Aspromonte dove era stata posta la stele, luogo di crescita collettiva all’interno del quale quotidianamente, professionisti insegnano ai nostri bambini la legalità, l’onestà, il rispetto delle norme e del prossimo”. È quanto scrive Francesco Cannizzaro, consigliere provinciale di Reggio Calabria e consigliere regionale Capogruppo Cdl.
“Questo spiacevole gesto compiuto da ignoti non allontanerà istituzioni locali, associazioni, istituti scolastici e l’amministrazione comunale che faranno ancora una volta rete per difendere la comunità stefanita formata da persone animate da un autentico spirito di servizio, corresponsabilità, impegno a preservare un’identità fatta di alti valori e tradizione. Tutta la comunità vede nei tre indimenticabili magistrati uccisi barbaramente dalla criminalità organizzata, non solo uomini che hanno servito il Paese ma che hanno agito accesi da una più ampia idea di giustizia, legata alla libertà e alla dignità di una Nazione, al suo riscatto sociale e civile.
Credo che chi ha nel cuore questo ideale e per fortuna sono molti nella nostra Regione, non può che provare infinita gratitudine per questi magistrati e senta il bisogno di impegnarsi a sua volta, per realizzare il cambiamento che motivava le loro speranze e guidava le loro azioni. Da qui, l’iniziativa dell’assessore alla Cultura e Legalità Eduardo Lamberti Castronuovo che ringrazio vivamente, insieme alla Giunta provinciale, di farsi carico delle spese per ripristinare a giorni, una nuova stele all’interno del cortile scolastico.
Nonostante questi gesti barbari, la comunità non si fermerà ma proseguirà la strada dei giudici che hanno intrapreso una coraggiosa battaglia per affermare la legalità e la democrazia. Tutti concordiamo che il sacrificio di Falcone, Borsellino e Scopelliti e dei tanti figli del nostro Paese che ancora oggi, non hanno avuto alcuna riconoscenza, non deve essere vanificato ma onorato e portato come esempio alle nuove generazioni”.