Camion scaricano rifiuti a Celico, il Cap: ‘provocazione per chi dice no alla discarica’
“Secondo quanto disposto il 2 ottobre dalla Regione (con la nota n. 288922), la discarica di Celico non avrebbe dovuto essere aperta al conferimento degli scarti di lavorazione e utilizzo dell'impianto di trattamento. Oggi, in compagnia dello stesso Sindaco di Celico, Antonio Falcone, gli attivisti del CAP (Comitato Ambientale Presilano, ndr.) hanno invece scoperto che il conferimento continua! Una presa in giro semantica contenuta nella disposizione regionale che vieta il conferimento solo a ditte private (e pubbliche) inserite nel ‘circuito pubblico dei rifiuti’, mentre sembra permetterebbe il conferimento dei rifiuti provenienti da impianti privati. Ma da dove venivano i rifiuti trasportati dai camion stamattina”.
Questo quanto afferma il Comitato Ambientale Presilano (Cap), che chiede contestualmente che venga ritirata l’autorizzazione AIA all’impianto in provincia di Cosenza. Gli attivisti del Cap sostengono che lo stesso impianto “non sarebbe adatto a ricevere alcun rifiuto … un impianto” che, a loro dire, creerebbe “seri problemi ad un territorio intero”.
“I camion di oggi - sostengono ancora dal Comitato - sono dunque quasi una provocazione, a fronte di migliaia e migliaia di firme di cittadini che chiedono la chiusura della discarica. A fronte del documento sottoscritto da tutti i sindaci della Presila e di numerosi Parlamentari. Sono una provocazione ad una richiesta chiara e democratica. Un intero territorio - aggiungono - chiede di smetterla di portare rifiuti a due passi da un Parco Nazionale con riconoscimento Unesco inserito nella Rete Mondiale delle Riserve della Biosfera del Programma Mab/Unesco. A due passi dalle case delle persone che si ammalano di tumore, a due passi da corsi d'acqua e su falde acquifere ormai quasi sicuramente compromesse”.
La popolazione presilana mostra dunque la sua intolleranza annunciando che “verranno intraprese azioni di protesta più dure qualora i conferimenti continuassero, in attesa che il Governatore Oliverio dia conto alle migliaia e migliaia di richieste che arriveranno sulla sua scrivania come una valanga di ‘No discarica’. Oliverio non può ignorare la volontà di un territorio che non ne può più. La politica Calabrese tutta - concludono dal Cap - non può più far finta che il sistema dei rifiuti funzioni”.