Piccioni scrive a Oliverio: “Regione aderisca a Treno della Memoria”
“La Regione Calabria aderisca al progetto del “Treno della Memoria”, attingendo ai fondi europei della programmazione 2014-2020, per dare la possibilità agli studenti degli istituti superiori calabresi di visitare i luoghi dove si è consumata la più grande tragedia umana del XX secolo, in un percorso di memoria storica, riflessione e testimonianza che risvegli nelle nuove generazioni l’impegno a vivere in maniera matura e responsabile il proprio essere cittadini.” Lo scrive il consigliere comunale di Lamezia Insieme Rosario Piccioni in una nota inviata al Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio e al Dirigente del Dipartimento Turismo e Beni Culturali Istruzione e Cultura Pasquale Anastasi, per proporre l’adesione della Regione Calabria al progetto del Treno della Memoria, sulla scorta di quanto realizzato negli anni scorsi da altre regioni italiane tra cui la Regione Puglia che, aderendo al progetto attraverso l’utilizzo dei fondi europei, ha dato la possibilità a moltissimi studenti pugliesi di visitare i luoghi della Shoah. A tal fine, sarebbe auspicabile attingere alle risorse del Programma Operativo Nazionale 2014-2020 che, in ambito scolastico, prevede, tra la varie linee di intervento, anche quella relativa a “iniziative per la legalità, i diritti umani, le pari opportunità e la cittadinanza attiva.”
Nato nel 2005, il Treno della Memoria, che gode del riconoscimento dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, il Patrocinio del Parlamento Europeo, il Patrocinio della Camera dei Deputati ed il Patrocinio del Ministero per le Politiche Giovanili, ha dato l’opportunità a oltre 30000 studenti italiani in questi anni di visitare i luoghi della Shoah, supportati da tutor formati appositamente per il progetto, e di riflettere su una delle pagine più drammatiche della storia dell’umanità. Tra le attività previste durante la settimana del viaggio, la visita ai campi di sterminio di Auschwitz, Birkenau, Dachau e al ghetto ebraico di Cracovia, rappresentazioni teatrali, videoproiezioni, momenti di confronto e dibattito tra gli studenti stessi sulla storia della Shoah e su argomenti di attualità.
“La mia proposta – prosegue Piccioni - nasce anche alla luce di quanto fatto dal Comune di Lamezia Terme che, dal 2011 al 2015, per una precisa volontà della precedente amministrazione comunale, ha aderito al Treno della Memoria dando l’opportunità a oltre 200 studenti lametini di vivere un’esperienza umana e formativa unica. Io stesso, come assessore con delega alle politiche giovanili, ho accompagnato i ragazzi nei luoghi della Shoah e insieme a loro ho vissuto una delle esperienze che mi ha toccato più da vicino, come uomo prima che come assessore.
Ritornare in quei luoghi, dove tutto parla della brutalità dello sterminio nazista, di sofferenze inumane, della morte di oltre 6 milioni di persone, non è solo un’esperienza emozionale, ma rappresenta una forte presa di coscienza della responsabilità di ciascuno di noi di fronte alla storia e a tutta l’umanità. Per questo ritengo che dare questa opportunità a tutti gli studenti calabresi, significa sostenere la presa di coscienza da parte delle nuove generazioni della necessità di impegnarsi in prima persona per la legalità, i diritti umani, per costruire insieme una Calabria e un’Italia giusta, accogliente e solidale. Significa fare memoria “attiva”, risvegliare un senso di cittadinanza matura e consapevole. Un’esperienza di alto valore umano e formativo che darebbe inoltre la possibilità ai nostri ragazzi di incontrarsi con gli studenti delle altre regioni italiane, facendo del viaggio un’occasione di socializzazione e arricchimento reciproco. Per queste ragioni, - conclude il consigliere comunale di Lamezia Insieme - ritengo che l’adesione all’iniziativa rientri nello spirito di collaborazione, auspicato più volte dallo stesso Presidente Oliverio, tra istituzioni, scuole e società civile nell’impegno a favore delle nuove generazioni, che devono essere protagoniste del riscatto civile e morale della nostra terra.”