64 tonnellate di traversine tossiche sequestrate nel cosentino
64 tonnellate di traversine in legno, a suo tempo utilizzate come supporto per i binari dei treni, ritrovate accatastate in un piazzale di una stazione ferroviaria del cosentino Cosenza. Molto utilizzare negli anni passati, le traversine oggi sono considerate però dei “rifiuti speciali pericolosi” poiché la sostanza utilizzata per isolarle dagli agenti atmosferici è stata riconosciuta altamente cancerogena: si tratta del creosoto, la cui pericolosità è attestata da studi scientifici che dimostrano la sua incidenza nell’aumento di forme tumorali tanto che l’Unione Europea (dal 2000) ne ha decretato l’estrema nocività e ne ha vietato l’utilizzo.
A fare la scoperta del materiale è stata la Guardia di Finanza del capoluogo durante un’attività di controllo e monitoraggio del territorio finalizzata alla tutela del patrimonio ambientale e della salute pubblica. I militari, in particolare, erano impegnati nel controllo sul tratto di linea ferroviaria che corre lungo le coste dell’Alto Tirreno cosentino ed interessato anch’esso dalle opere di rinnovo della rete calabrese (per il quale è stato erogato un finanziamento pubblico di 28 milioni di euro, in parte anche dell’Unione Europea).
Rilevata, dunque, la pericolosità per la salute e le condizioni di abbandono e trascuratezza in cui versavano le traversine, poggiate direttamente sul terreno sottostante e quindi a rischio di infiltrazione, i “rifiuti speciali pericolosi” e l’area sovrastante sono state immediatamente sequestrate penalmente. L’ispezione ha permesso inoltre di rilevare la presenza di un vagone treno abbandonato e di cumuli di materiale edile depositati in prossimità dei binari. Il responsabile della condotta illecita rischia ora l’arresto da 6 mesi a 2 anni e l’ammenda fino a 26 mila euro.