Ai Sabatum Quartet il Premio Frontiere aperte
Un altro importante riconoscimento che va ad affiancare i numerosi traguardi di questi 10 anni di carriera dei Sabatum Quartet. Al prestigioso premio frontiere aperte, al Protoconvento Francescano di Castrovillari, all'interno del Calàbbria Teatro Festival, il Premio alla carriera consegnato al Sabatum Quartet per aver dimostrato con la loro espressione musicale un’apertura allo scambio e alla contaminazione affondando le proprie radici in un terreno solido per garantire futuro e continuità alle tradizioni ed educando a un nuovo ascolto.
Dal 14 al 18 ottobre, ormai arrivato alla V Edizione l’evento quest’anno ha dato lustro a questi ragazzi che da 10 anni ci insegnano le tradizioni cantando le loro ballate. Dieci anni di concerti e di canzoni, di esperimenti e di emozioni, di viaggi e contaminazioni, 10 è il numero del giocatore più bravo, del fantasista, di colui che, con il talento decide la partita, 10 è il nuovo lavoro del Sabatum Quartet, l’ennesimo, il più completo, quello che arricchisce un percorso artistico lungo quanto una strada che, per fortuna si sa da dove parte, ma non dove può arrivare. In fondo potrebbe essere proprio questo il segreto della band, non avere una meta precisa ma una volontà di correre con dinamismo e continuità.
L’ultimo lavoro infatti “Sabatum Quartet 10” prodotto dalla Marasco Comunicazione, raggruppa tutti gli stili ed i colori di questo decennio raccontati con l’ausilio di immagini e di messaggi, che fanno comprendere la filosofia musicale che si sublima e si realizza nel concerto e nel concetto del Sabatum Quartet.
Come sempre in totale assenza di aspettative, ma con la speranza di stupire ancora, questo progetto si propone ad un pubblico ancora più ampio, con un ‘offerta che si augura di soddisfare l’occhio, l’orecchio ed il cuore, in una dimensione semplice ma articolata e sicuramente innovativa, avvalendosi di più forme d’arte. Un riconoscimento molto importante che si annida in cima agli altri. Ultimi quelli di Caulonia – al Kaulonia Tarantella Festival, in questi giorni alla XXII Edizione del Festival delle Serre – e non per ultimo all’Expo di Milano.
Trieste Marrelli e tutti i componenti della band ci viziano al loro mantra D e C = Dinamismo e Continuità che si pronuncia 10, un decennio che va dal 2005 al 2015, il loro come ci spiegano “E’ un viaggio, una speranza, un sogno, un’avventura, un mondo, una strada; in cui si cerca il senso di un percorso, osservando la bellezza del viaggio che determina le azioni che lo animano nella sua varietà ed emozionalità”.