Barcellona. Peppe Voltarelli riceve il Premio Rimbaldi
Peppe Voltarelli noto componente della band calabrese ‘Il parto delle nuvole pesanti’ ha ricevuto il Premio Rambaldi con una motivazione di grande suggestione poetica:
Un riconoscimento, dunque, che premia tutta la vita artistica del crooner calabrese, che ha già girato la boa dei venticinque anni di carriera, dimostrando straordinarie capacità interpretative, misurandosi con repertori molto diversi tra loro, da Bob Dylan a Domenico Modugno, e un’ispirazione e una capacità di proposta riguardo alle sue produzioni di grande originalità.
Ad assegnare il premio è Cose di Amilcare, la costola catalana del Club Tenco, animata dalle iniziative di Sergio Secondiano Sacchi e Steven Forti con l’intento di celebrare la memoria di Amilcare Rambaldi, il fondatore dello stesso Club Tenco, portando su un piano internazionale quella canzone d’autore italiana da lui tanto amata. E a giusto corollario del premio, la Voltarelliana, ossia quattro concerti a Barcellona, nel mese di marzo, per dare modo a Peppe di esprimere tutte le sue grandi doti di interprete ed autore.
Domenica 10 marzo, si è così cimentato con il repertorio di Domenico Modugno, nel sessantesimo di Nel blu dipinto di blu. Oggi, 14 marzo, proporrà “un viaggio nei porti di tutto il mondo” con canzoni di Leo Ferré, Brel, Sabina e Sergio Endrigo. Il 21 marzo sarà il turno di Otello Profazio e della sua Calabria, ossia della rappresentazione dolente e stralunata di un Sud assunto come metafora di una condizione più generale dove l’epica lascia presto il passo all’ironia per cantare, a passo di danza, la delusione amara di un presente eternamente uguale a sé stesso.
Lavoro raccolto nel cd-book “Voltarelli canta Profazio” (Squilibri editore), vincitore della Targa Tenco 2016 nella categoria interpreti. Per concludere il 28 marzo con un ultimo concerto incentrato sul suo repertorio d’autore, dai primi dischi con il Parto delle nuvole pesanti fino alle più recenti produzioni da solista, che tanto seguito di pubblico e consenso di critica hanno riscosso in questi venticinque anni di carriera del cantore della Sibaritide, autore di grande raffinatezza, particolarmente apprezzato anche fuori dai confini nazionali.