Festival d’Autunno proseguono gli appuntamenti dedicati a “Cibo è arte”
Proseguono gli appuntamenti dedicati a “Cibo è arte” nell’ambito della XIII edizione del Festival d’Autunno. La giornata di giovedì 22 è dedicata in particolare a “Cinema e cibo”, con un doppio appuntamento al mattino per i bambini e al pomeriggio alla Biblioteca Comunale, alle ore 18,00 , per gli adulti.
Oltre un centinaio di alunni di terza e quarta elementare dell’Istituto “Galluppi” hanno trascorso una mattinata all’insegna del divertimento e della riflessione grazie alla proiezione di “Ratatouille”, film animato della Pixar. La scelta di trovare un confronto costruttivo è stata premiata dall’attenzione del pubblico che ha molto gradito questo nuovo modo di parlare di cibo e alimentazione . «Quella di stamattina – ha dichiarato Antonietta Santacroce - è stata una esperienza nuova e positiva. Il Festival d’Autunno quest’anno ha un occhio di riguardo nei confronti dei bambini che, in particolare da questo incontro che utilizza il canale da loro preferito, quello dei cartoni, potranno trarre opportuni spunti di riflessione e crescita».
«E’ stato un piacere e un onore – ha dichiarato Lidia Elia, dirigente dell’Istituto – ospitare il festival d’Autunno e il suo direttore artistico Antonietta Santacroce, figura professionale e competente. L’argomento scelto si attiene molto alla nostra offerta formativa, molto attenta alle tematiche legate al cibo e all’alimentazione. Quest’anno, infatti, noi abbiamo previsto un progetto della durata di tre anni che partend dall’alimentazione arriva ad affrontare i temi dell’ambiente e della legalità. E’ stato un incontro interessante e formativo – conclude – e speriamo che questa collaborazione in futuro possa continuare».
Ieri sera invece il secondo appuntamento del Festival è stato dedicato a “Identità, cultura, storie e tradizioni della cucina calabrese”. «Questa serata vuole offrire un focus sulle nostre tradizioni al fine di renderci più consapevoli e orgogliosi», ha detto il direttore artistico. Nella sala convegni del Complesso Monumentale “San Giovanni” di Catanzaro, al numeroso pubblico convenuto il giornalista Massimo Tigani Sava e il collega Enzo Monaco, presidente dell’Accademia del Peperoncino, hanno raccontato le loro esperienze e le loro considerazioni riguardanti la cultura, la storia, le tradizioni e l’identità della cucina della nostra terra.
Nell’introduzione Massimo Tigani Sava, ha presentato il suo libro “Cucina calabrese” con il quale si è occupato del cibo guardando alle radici storico culturali della nostra regione. «Ho cercato – ha ribadito l’autore Massimo Tigani Sava – di far capire che possiamo dare un valore aggiunto al prodotto se riusciamo ad arricchirlo di tutto ciò che è la nostra terra». In effetti il morzello come il peperoncino non sono semplici prodotti e piatti tipici ma raccontano una terra, fatta di sole e calore, di materie prime e usanze. «Il peperoncino – ha affermato Enzo Monaco - oltre che la materia prima più usata al mondo, insieme al sale marino, è anche l’unico prodotto in cui tutti i calabresi si riconoscono». Con la sua associazione Enzo Monaco ha inteso proiettare all’esterno dei confini regionali un esempio positivo di Calabria che fosse simbolo di identità culturale: il peperoncino diventa così “ambasciatore di calabresità”.
A parlare del piatto tipico calabrese non poteva che essere l’Antica Congrega dei Tre Colli, rappresentata dal presidente Gennaro Brescia, dal vice Stefano Alcaro e da uno dei soci fondatori Francesco Bianco, che si sono soffermati sull’attività svolta per promuovere “l’illustrissimo” e insieme per rilanciare le tradizioni della catanzaresità, ricordate anche dall’attore Piero Procopio nella sua applauditissima performance con la poesia “’A cosa rara”, del poeta catanzarese Citriniti.
A concludere la serata, dopo l’originale rito di iniziazione del neo affiliato Enzo Monaco, è stata offerta una degustazione dell’illustrissimo morello, sapientemente preparato dallo chef Massimiliano Cartaginese, della storica “Hostaria Da Pepè”, reduce dall’enorme successo registrato all’Expo.
In ultima analisi il messaggio finale dell’incontro è che il nostro piatto tipico non deve restare puro diletto, ma diventare economia, produzione e ricchezza. Per farlo occorre difendere le tradizioni iniziando a prediligere prodotti a km. zero «perché se noi iniziassimo a consumare i nostri prodotti – ha ribadito l’assessore comunale al turismo e alla cultura Daniela Carrozza - la regione sarebbe più ricca».
Domani il cibo diventa economia alla Camera di Commercio, alle ore 18,00, con il “Business del gusto: economia sicurezza e salute”. Interverranno i docenti dell’Università Magna Graecia, Rocco Reina e Tiziana Montalcini e alcuni dei più importanti imprenditori calabresi: Nuccio Caffo (Amaro del Capo), Camillo Nola (Calabrialatte e Azienda Vinicola Ferrocinto) e Daniele Rossi (Guglielmo Caffè). Le conclusioni ssaranno affidate a Paolo Abramo, Presidente della Camera di Commercio.