Cosenza: sanità, il Consiglio chiede la fine della gestione commissariale
Il Consiglio comunale di Cosenza, riunito sotto la presidenza di Luca Morrone, ha discusso ieri, come unico punto all’ordine del Giorno, la situazione della sanità in città e in provincia per la “penalizzazione subita rispetto alle scelte dell’ufficio del Commissario per l’attuazione del piano di rientro dal debito sanitario e della Regione Calabria”, affermano dall'ente bruzio.
Erano presenti - alla seduta aperta il Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, il Presidente dell’Ordine dei Medici di Cosenza Eugenio Corcione, il Direttore dell’azienda Ospedaliera Mario Veltri.
Dopo un dibattito molto partecipato, al termine del quale hanno tirato le somme il sindaco Mario Occhiuto ed il Governatore Oliverio, il Consiglio comunale ha approvato con 13 voti (l’unico contrario quello del consigliere Giuseppe Mazzuca) un documento elaborato dal consigliere Enzo Paolini nel quale si sistece che "le funzioni del Commissario ad acta sono finalizzate ad un ben preciso atto amministrativo e cioè il rientro dal debito sanitario; preso atto che la fase commissariale dura invece da oltre sei anni e che, in conseguenza di ciò, i cittadini sono stati di fatto, e per troppo tempo, espropriati del loro diritto a governare le scelte di politica sanitaria attraverso i loro rappresentanti democraticamente eletti; considerati altresì come obiettivi primari perseguibili attraverso scelte di governo di politica sanitaria, il miglioramento della organizzazione del servizio, la ristrutturazione quali-quantitativa dei servizi di pronto soccorso-emergenza; la costruzione di una efficace ed efficiente rete territoriale, l'abbattimento delle liste d'attesa e la diminuzione della migrazione sanitaria, la lotta agli sprechi ed infine l'avvio del processo di realizzazione del nuovo ospedale della città"
In base a queste premesse il Consiglio Comunale ha chesto dunque al Governo nazionale di dichiarare al più presto la cessazione della fase commissariale e la restituzione al Consiglio ed alla Giunta regionale di "prerogative, diritti e funzioni che loro competono per il governo del servizio sanitario regionale”. Il documento dispone infine che la mozione venga trasmessa a tutti i deputati e senatori eletti in Calabria, al Ministro della Salute, al Ministro dell'Economia e Finanze, al Presidente del Consiglio dei Ministri.