Centrale Saline Joniche: De Gaetano, no a vertici riservati
"Non ci piacciono le ultime vicende che coinvolgono il progetto della centrale a carbone di Saline Joniche. I recenti, riservatissimi vertici tra tecnici svizzeri della Sei e alcuni sindaci dell'area grecanica, infatti, sembrano tradire il tentativo di far rientrare dalla finestra quello che una grande mobilitazione popolare ha fatto uscire dalla porta. Per questo esprimiamo vero apprezzamento per la scelta dei sindaci di Bagaladi e San Lorenzo che hanno preferito disertare questi strani incontri incomprensibilmente "al chiuso" nonostante l'evidente interesse pubblico dell'argomento in discussione". Lo afferma Nino de Gaetano, consigliere regionale della Federazione della Sinistra, che aggiunge: "La Federazione della sinistra chiede immediata e completa chiarezza sul confronto in atto e ribadisce la propria contrarieta' all'idea di una Calabria ridotta a pattumiera, depredata delle sue bellezze in forza della vecchia logica delle cattedrali del deserto che non portano sviluppo e occupazione ma solo soldi in tasca agli speculatori di turno. Ci chiediamo, inoltre, cosa ne pensi il governatore Scopelliti. Il suo "no" al carbone e' rimasto solo uno slogan della campagna elettorale? Dov'e' la Regione Calabria mentre progetti come la riconversione della centrale di Rossano e la costruzione di quella di Saline Joniche tornano alla carica? Per quanto ci riguarda non ci stancheremo mai di ripetere che il futuro della nostra terra non e' fatto di impianti a carbone e termovalorizzatori, ma dev'essere sostenuto puntando sulla valorizzazione dei suoi innumerevoli tesori naturalistici, dei suoi luoghi pieni di storia. E' in questa prospettiva che anche l'area di Saline Joniche va rilanciata con un grande progetto di sviluppo turistico che parta proprio dalla bonifica e riqualificazione del sito dell'ex Liquichimica. Solo scommettendo su questa idea sostenibile di crescita - conclude - si potra' offrire una concreta speranza, e non dare la solita illusione, al territorio con il piu' alto tasso di poverta' d'Italia".