“Difendiamo la Calabria”: il 29 tutti a Saline Joniche
A Rossano come a Saline Joniche, i cittadini hanno dato vita anni fa ad una vera e propria battaglia di civiltà. La speculazione energetica che da anni devasta interi territori non sembra porsi limiti, fino ad arrivare a proporre, nel terzo millennio, una soluzione da primo dopoguerra: il carbone. Non ce ne era bisogno, ma anche le ultimissime ricerche prodotte da Università di fama mondiale hanno dimostrato e rafforzato, ancora una volta, i due principi su cui si basa la contrarietà di ogni cittadino calabrese. Innanzitutto il carbone fa male e non poco, e questo è stato ampiamente confermato anche dal recente rapporto "Coal's Assoult on Human Health", ovvero "Assalto del carbone alla salute umana", con cui un team di ricercatori ha verificato tutte le conseguenze dirette ed indirette della combustione del carbone sulla salute umana. Circa 64 pagine che confermano quanto affermato in molte occasioni dai comitati di Rossano e Saline in questi anni di iniziativa.
Inoltre il carbone non è affatto economico e conveniente, se non per gli speculatori che lo propongono: un recente studio prodotto da Università come Berkley (USA) ha infatti dimostrato che per ogni dollaro speso nella produzione di energia con carbone, la collettività ne spende almeno due, in termini energetici, sanitari, ambientali, strutturali. La cosa impressionante è questi studi sono stati firmati da economisti tutt'altro che vicini agli ambienti cosiddetti ambientalisti. Questo dimostra ancora una volta che chi vuole il carbone in Italia ed in Calabria non ha nessun altro scopo se non il proprio profitto alle spalle di cittadini e territori, e coloro che li fiancheggiano, se non hanno forti interessi personali, sono profondamente ignoranti. La Rete in Difesa del Territorio invita tutti i cittadini calabresi a partecipare alla manifestazione organizzata dai cittadini dell'area grecanica che si terrà Sabato 29 Ottobre a Saline Joniche, alle 9:30. Una manifestazione che si terrà in concomitanza in tante altre città d'Italia che subiscono la sciagura del carbone o corrono questo rischio: Brindisi, Civitavecchia, Vado Ligure, Porto Tolle.
Continuare a lottare per fermare il carbone, per dare fine alla svendita dei nostri territori alla multinazionale di turno, per imporre ad una classe politica inadeguata uno sviluppo reale e sostenibile della Calabria.