Platania: prende vita l’Oratorio per la terza età
L’agenda della Parrocchia di San Michele Arcangelo di Platania registra a fine settimana un importante appuntamento che prevede, per sabato 7 novembre alle ore 15, in un clima di festa e di gioia, l’apertura di un “Oratorio per la terza età” nei locali dell’Edificio Scolastico “Valentino De Fazio”.
La giornata si aprirà con il saluto del sindaco Michele Rizzo, di monsignor Giuseppe Ferraro, del vescovo di Lamezia Terme Luigi Cantafora e l’intervento della dottoressa Silvana Sacco Presidente della associazione di volontariato” Anteas -Lametia” e responsabile del nuovo Oratorio coadiuvata da Maria Rosa e Franca Sgrò. La relatrice illustrerà il senso della lodevole iniziativa e presenterà le numerose attività che saranno svolte nel corso dell’anno sociale.
"Il nostro scopo è fare uscire di casa i nostri anziani, permettere loro di incontrarsi - spiega Silvana Sacco – di stare insieme perché è la solitudine uno dei problemi principali che colpisce buona parte delle persone. Il nostro intento è di proporre una serie di attività nelle quali ad essere protagonisti sono proprio le persone di una certa età.
Il compito che vogliamo svolgere, pertanto, è aiutare le persone anziane e in particolare quelle che vivono da sole a rompere questa solitudine ed è per loro e con loro, che organizziamo cose semplici, condivise, cose che ci permettono di stare insieme: ascoltare musica; gustare una pizza; organizzare gruppi di lavori manuali mettendo insieme giovani e anziani; convegni con specialisti e tante altre iniziative"
"Questa nuova attività, che ancora una volta vede la parrocchia impegnata a calarsi nella realtà del territorio e, quindi, sollecita a dare ascolto e risposte concrete ai bisogni e ai problemi degli anziani, si inserisce a pieno titolo tra gli eventi previsti nel piano pastorale – aggiunge il parroco don Pino Latelli - per il Giubileo straordinario della Misericordia.
Gli anziani non hanno bisogno di parole ma di testimoni coraggiosi come i nostri numerosi volontari che si chinano con compassione sulla realtà della loro sofferenza. Sono quindi da ammirare coloro che, comprendendo il bisogno di affetto degli anziani e ricordandosi della loro solitudine, nel corso dell’anno oratoriano, regaleranno loro frammenti del proprio tempo, saranno loro vicini nella sofferenza e stringeranno con calore le loro mani tremanti". Al termine è previsto il tradizionale rinfresco augurale preparato dagli stessi anziani.