L’europarlamentare Ferrara incontra gli studenti a Nicotera

Vibo Valentia Attualità

“E’ necessario parlare di legalità senza dimenticare, però, le problematiche che ci sono dietro e per questo bisogna continuare a mantenere salda la forza di indignarsi di fronte all’illegalità”. Esordisce così l’europarlamentare Laura Ferrara nella sala “Giovanni XXIII” affollata dagli alunni del Comprensivo e dell’Omnicomprensivo dei dirigenti scolastici Violetta Pasqua e Marisa Piro.

Tutti attenti e interessati alle parole del parlamentare europeo, relatore d’eccezione del convegno “Calabria della legalità, Europa delle opportunità” organizzato dai docenti della Media "Dante Alighieri" di Nicotera e, in particolare, dai docenti: Orsolina Campisi, Maria Rosa Scarfone, Giulia Martorana e Luigi Cariddi, nell’ambito del progetto “Una scuola per la legalità”, avviato dal Comprensivo.

Un incontro voluto nell'ottica di una riflessione generale sul momento che si sta vivendo e in considerazione del fatto che l’istituto “Pagano” opera in un territorio a rischio, poco educativo e dove il tessuto sociale non è esente da una cultura negativa, ma soprattutto, mafiosa. Presenti, tra gli altri, Sergio Raimondo in rappresentanza del prefetto e i sindaci di Nicotera e Joppolo, Franco Pagano e Peppe Dato.

“La cultura della legalità – ha affermato la Ferrara accompagnata per l’occasione dal funzionario della Commissione europea, Antonio Miceli – è un argomento europeo. Personalmente voglio sentirmi orgogliosa di essere calabrese senza vergognarmi delle mie origini perché le stesse problematiche relative all’illegalità sono affrontate da tutti i Paesi europei, la differenza sta solo sui mezzi e gli strumenti di cui ogni stato membro si dota per combatterla anche se deve necessariamente esserci un’armonizzazione in questa lotta. Il primo passo per combattere l’illegalità sono i gesti quotidiani nonchè fare propri i principi di onestà e trasparenza”.

Un mezzo per la Ferrara potrebbe essere rappresentato anche dal Report su corruzione e criminalità organizzata di cui la stessa è relatrice al Parlamento europeo. Tantissime, quindi, le domande dei giovani presenti, dall’immigrazione, ai proclami contro la mafia, agli immobili confiscati. “Solitamente rimangono chiusi e vuoti – ha evidenziato l’eurodeputato a tale proposito – o continuano a rimanere alle persone a cui sono stati confiscati. Sarebbe opportuno donarli alle famiglie meno abbienti o riservarli per accogliere gli immigrati”.

Riguardo ai fondi europei l’Europa invierebbe numerosi fondi per potenziare il turismo, i trasporti, le strutture, ma spesso questi verrebbero utilizzati poco “onestamente”. Relativamente all’immigrazione “se ne discute molto nell’Ue – dichiara – ma si fa poco. I flussi migratori diventano emergenza quando non si riesce a gestirli. L’Europa ha difficoltà a tradurre le parole in fatti e alcuni Paesi membri se ne lavano le mani”. “Una tappa importante quella di oggi – ha sottolineato la Pasqua –. Un incontro sulla legalità dal valore trasversale nel corollario delle attività didattiche”.

“La scuola rappresenta – per la Piro – l’istituzione più importante sul territorio che si adopera per far capire che dove non ci sono regole c’è solo arbitrio”. La necessità di far sentire la forza dello Stato “che nei nostri territori è insufficiente” è stata sottolineata da don Vardè così come la voglia di incidere su un territorio martoriato come la Calabria attraverso un forte senso di appartenenza è stata auspicato da Raimondo.