Pd a Oliverio: “Istituire tavolo confronto”
“Il tema sanità è al centro del dibattito cittadino. Si sta disegnando il nuovo assetto sanitario che, all'orizzonte, vedrà nascere la tanto discussa Azienda Unica frutto della probabile integrazione fra Ospedale Pugliese e Policlinico universitario”. Il Partito Democratico della città di Catanzaro ritiene “necessaria una presa di posizione sulla vicenda, che si inserisce in un contesto regionale più ampio, nel quale il Capoluogo di Regione deve esercitare un ruolo trainante e strategico. Se ne è discusso durante un tavolo tecnico a cui hanno partecipato diversi esponenti della sanità pubblici, i segretari di circolo Gigliotti, Puzzonia, Critelli, Caligiuri e Squillace, Ventura in rappresentanza del gruppo consiliare comunale e il consigliere regionale Enzo Ciconte.
Ciò che preoccupa, ancor prima di parlare della localizzazione sul territorio cittadino delle diverse strutture sanitarie, è la totale assenza di metodo con qui si sta conducendo una così delicata e importante procedura per la sanità regionale e della città. L'ospedale pugliese, e il suo patrimonio professionale, non può essere derubricato come una parte a cui comunicare delle scelte. É invece un attore fondamentale e parte integrante del processo di unificazione tra l'azienda universitaria e ospedaliera.
Ciò che lascia perplessi è il fatto che ancora non si conosca realmente il progetto con cui disegnare e portare a termine l'auspicata unificazione. Un progetto fatto di numeri, di criteri oggettivi ed inconfutabili. Gli interventi di riorganizzazione e accorpamento fra strutture devono basarsi su un preciso documento di programmazione che faccia una dettagliata e puntuale valutazione delle risorse, dei costi e dei benefici.
La sensazione è che i criteri sui quali si sta fondando l'integrazione siano ben altri, che non vanno nella direzione di privilegiare gli interessi della cittadinanza. Si sente parlare di strutture complesse della loro individuazione e del loro numero, di questo o quel primariato nella più triste e pericolosa tradizione della gestione della cosa pubblica senza criterio e ragionevolezza.
Una scelta, come quella dell'integrazione, così importante ed epocale per la città e la regione, dovrebbe essere condotta coinvolgendo quanti più attori ed addetti ai lavori possibili (enti pubblici del territorio, professionisti della salute, associazioni di cittadini e pazienti). Risultano necessari e improcrastinabili attenti e dettagliati studi ed analisi della fattibilità per realizzare un’integrazione tra le attività didattiche, assistenziali e di ricerca che insistono nell’azienda ospedaliera e nella strutture dll’Università Magna Grecia.
Oggi la struttura commissariale sta conducendo un tavolo ad evidente trazione universitaria, senza, di fatto, coinvolgere la città e le istituzioni. L'auspicio è che ci sia un cambio di tendenza, nell'interesse della cittadinanza e per il ruolo strategico nel panorama regionale che questa azienda rivestirà. Commettere oggi un errore di valutazione potrebbe rivelarsi un danno imponderabile per il futuro. Catanzaro ha la possibilità di diventare finalmente il polo sanitario regionale e un punto di riferimento per l'intero meridione, non è possibile lasciarsi sfuggire questa opportunità. Una volta chiarito il progetto sanitario, si può discutere di aspetti strutturali, urbanistici e quanto ne segue.
Coinvolgeremo il presidente della Regione, il segretario regionale del Partito Democratico e la deputazione calabrese affinché si esprimano in merito e si facciano portavoce nelle stanze romane di quanto sta accadendo nel Capoluogo di Regione”.