Nascondeva una pistola e delle munizioni in una vecchia credenza, arrestato 65enne
Questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Crotone hanno proseguito nell’attività a largo raggio consistente in una serie di perquisizioni d’iniziativa volte alla ricerca di armi, questa volta nel Comune di Cutro e nelle frazioni San Leonardo e Steccato.
In uno degli obiettivi individuati dagli uomini del Maresciallo Ordinario Antimo Andriulo, Comandante della locale Stazione, è stato tratto in arresto Giuseppe Lamanna, di 65 anni, vecchia conoscenza dell’Arma per detenzione di arma clandestina, munizionamento e parti meccaniche varie di armi .
L’ispezione ha visto impiegati 25 militari, in borghese ed in divisa, con l’ausilio delle Unità Cinofile del G.O.C. di Vibo Valentia. Anche nell’operazione odierna, come in quella analoga di alcuni giorni che ha visto l’arresto di Giuseppe Procopio, a farla da protagonista è stato il pastore tedesco Willy, cane-carabiniere addetto alla ricerca di armi ed esplosivi.
Willy, appena entrato nel garage di proprietà di Lamanna, ha letteralmente “tirato” il suo conduttore in direzione di una vecchia credenza dentro la quale, occultata in una serie di stracci di tessuto, è stata rinvenuta una pistola Browning 7.65, completa di caricatore monofilare da 7 colpi e con matricola abrasa.
Nel corso dell’attività di perquisizione i militari hanno ritrovato, inoltre, altre 4 canne di pistola perfettamente oliate, molle guida-asta sempre per pistole, più numerose parti meccaniche interne di armi (dentini, differenziatori, sicure, percussori) e prodotti per la lubrificazione.
"Il materiale rinvenuto - sostengono i carabinieri - conferma l’attività di vero e proprio 'armaiolo' di Lamanna". L’uomo, nel 2007, sempre dai Carabinieri di Cutro, fu arrestato poiché trovato in possesso di una quindicina di pistole più un miriade di parti d’arma. In quell’occasione i militari posero sotto sequestro ben 5 casse piene di parti meccaniche d’arma, probabilmente funzionali a Lamanna per “ assemblare” nuove pistole non rintracciabili.
Il 65enne è stato tratto in arresto in flagranza di reato, su disposizione del Sostituto Procuratore Gaetano Bono, ed è posto ai domiciliari in attesa della celebrazione dell’udienza di convalida.
L’arma verrà immediatamente inviata al R.I.S. di Messina grazie al cui lavoro, mediante la risaltazione della matricola, si cercherà di scoprire dove è stata rubata l’arma e se sia stata già utilizzata in fatti di cronaca nera.