Riqualificazione sociale e culturale di zone degradate per il decoro urbano
Riqualificazione sociale e culturale di alcune zone degradate e garantire il decoro urbano. Con questi obiettivi il Comune di Corigliano intende partecipare al bando emanato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri che finanzia la riqualificazione mediante interventi diretti che mirano alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità urbana, alla riqualificazione del tessuto sociale e all’ambientale.
A darne notizia sono l’Assessore alle Politiche Sociali Marisa Chiurco e l’Assessore ai Lavori Pubblici Raffaele Granata.
Con questa manifestazione di interesse – dichiara l’Assessore CHIURCO – si intende promuovere un processo collaborativo che coinvolga istituzioni pubbliche, associazioni operanti sul territorio e residenti. Intendiamo sottoscrivere – conclude – veri e propri patti di collaborazione che obbligheranno reciprocamente le parti stabilendo diritti e doveri nella gestione, nell’utilizzo, nella cura e nella fruizione dei beni comuni.
Sono state già individuate quattro aree – fanno sapere l’Assessore GRANATA. Sono localizzate intorno a Via Fontanelle e hanno almeno tre dei quattro requisiti richiesti ovvero la presenza di una struttura pubblica (scuola, parrocchia, ecc.) che sia un potenziale fulcro di aggregazione sociale; la presenza di almeno un’area libera di proprietà pubblica; la presenza di situazioni di degrado sociale ed edilizio e – chiosa – la presenza di episodi residenziali di nuova attuazione adiacenti o mescolati ai tessuti degradati.
Da ieri, sarà disponibile sul sito istituzionale del comune la modulistica di adesione, accessibile a tutti. lnedì 23 novembre, alle 16 presso il centro d'eccellenza si svolgerà un incontro pubblico aperto a tutti i soggetti interessati, durante il quale saranno illustrati gli elementi principali della proposta, il processo di attuazione immaginato e lo stato di avanzamento, al fine di verificare l’adeguatezza delle scelte fatte ed eventualmente apportare le giuste correzioni per garantire la partecipazione pubblica nelle scelte di progetto.