Crotone: la città dice no alla violenza gratuita
La città ha inteso rispondere, e rispondere subito, compatta, alla violenza in cui è degenerata la manifestazione che si è tenuta nelle vie cittadine questa mattina culminata con lanci di uova contro la casa comunale e contro le sedi delle associazioni sindacali. Atti di violenza, compiuti da uno sparuto gruppo di persone, che ha coinvolto anche qualche esercizio commerciale posto nei pressi del Comune di Crotone. Con il Sindaco Peppino Vallone nella sala consiliare, oggi pomeriggio, a stigmatizzare l’avvenimento, senza precedenti nella città di Crotone, la giunta comunale al completo, il presidente del Consiglio Giancarlo Sitra, numerosi consiglieri comunali ma anche i sindacati confederali (Antonio Spataro per la CGIL, Pino De Tursi per la CISL, Mimmo Tomaino per la UIL). Ed inoltre i rappresentanti di Confindustria, CNA, Confcommercio, Confederazione Italiana Agricoltori. “Questa non è una abitazione privata” ha esordito il Sindaco Vallone “questa è la casa dei cittadini. L’atto che è stato compiuto viola i principi più sani della democrazia” “Noi non vogliamo una casa comunale con le porte sbarrate” ha aggiunto Vallone “le porte del Comune debbono restare aperte”. “La città” ha continuato Vallone “non può essere al giogo di poche decine di soggetti che pretendono con comportamenti fuori da ogni regola civile di accampare diritti”. “Noi non siamo disponibili a cedere alla violenza strumentale di pochi” ha proseguito Vallone ricordando coloro che, viceversa, vivono con grande dignità i problemi del territorio. “C’è un clima pesante che Crotone non merita e che non va minimizzato. Oggi è stato acceso un cerino che può divampare in incendio”. “Ecco perché occorre il contributo di tutti perché questo clima pericoloso non monti e la risposta è già arrivata con la presenta delle organizzazioni sindacali e delle associazioni di categoria” ha concluso il Sindaco. “Oggi è una brutta giornata per Crotone” ha dichiarato il segretario della CGIL Antonio Spataro che ha registrato un clima squadristico e sottolineato che “c’è chi vuole avvelenare i pozzi”. “La protesta può essere un momento di confronto, ma la violenza è intollerabile” ha dichiarato il segretario della CISL Pino De Tursi sottolineando però il clima di grande unità che si è registrato tra le forze sindacali e datoriale e le istituzioni. “Un atto che non possiamo né giustificare né accettare compiuto da chi nulla a che vedere con chi realmente vive il disagio in città” ha dichiarato il segretario della UIL Mimmo Tomaino. Condanna unanime per quanto avvenuto è stata manifestata dai rappresentanti delle categorie datoriali.