Lamezia. Primarie nel Pd, le “stoccate” di Gianni Speranza

Catanzaro Politica
Gianni Speranza

«Ho colto il tono amichevole della lettera aperta del segretario del Pd Mimmo Vasta e al di là della mia posizione, vorrei invitare sommessamente a non continuare con questa mitologia delle primarie, soprattutto osservando quello che si sta verificando in Calabria e le accuse reciproche di chi si candida a battersi per la presidenza della Regione. Anche perché a livello regionale, l'organizzazione delle primarie non si basa sul volontariato, ma ha dei costi altissimi per le finanze pubbliche. Gli esempi di elezioni primarie finora svolte in Calabria non sono stati positivi; abbiamo assistito a scontri di poteri, trasversalismi, voti qualche volta clientelari e scambi di favori tra esponenti politici. Esempi non particolarmente piacevoli e che non avvicinano i cittadini alle istituzioni».
Così replica Gianni Speranza, sindaco di Lamezia Terme, replica al Pd che gli ha imposto la data del 5 gennaio prossimo per presentare la sua candidatura alle primarie del centrosinistra. Ed il sindaco non risparmia di certo "stoccate" a parte di quegli alleati che, pare, ne vogliano boicottare la candidatura: «ma è possibile - continua - che sulla base del voto di un ristretto numero di simpatizzanti, 2 o 3 mila, gli altri restanti elettori, circa i 40 mila aventi diritto al voto (sono 43 mila i lametini che hanno votato al primo turno, cinque anni fa) non possano giudicare il nostro operato in questa intensissima esperienza amministrativa? Sarebbe democratico tutto ciò?». «In questi cinque anni ho fatto di tutto per essere il sindaco dei cittadini, posso accettare oggi una logica per cui partecipo ad elezioni primarie "contro il Pd o contro il candidato ufficiale del Pd"? Non scherziamo. Perciò chiedo ai dirigenti del Pd: mi ritengono un loro candidato al pari degli altri oppure, nell'ipotesi in cui vincessi la consultazione, la mia sarebbe una vittoria quasi contro il Pd? Vorrei avere chiarimenti: ogni componente, militante o simpatizzante del Pd, è libera di scegliere e di sostenere qualsiasi candidato alle primarie o invece c'è una sorta di "disciplina di partito"?».