Armonied’Artefestival, Giordano: “avviato un nuovo dialogo e riflessione condiviso tra cultura e media”
Armonied’Arte Festival: un bene immateriale condiviso utile per la valorizzazione del territorio in cui sorge e delle sue professionalità quale progetto da spendere a livello mondiale in rappresentanza di una regione che deve necessariamente puntare sulla cultura. Questo il senso dell’incontro conclusivo con la stampa tenuto dal direttore artistico Chiara Giordano, presso il Museo Marca di Catanzaro, insieme ai giornalisti Giuseppe Panella, responsabile dell’ufficio stampa, e Vittorio Pio, responsabile delle relazioni esterne.
«Centrato l'obiettivo – ha dichiarato il direttore artistico Chiara Giordano - di avviare un nuovo dialogo e riflessione condivisa tra Cultura e Media. Ringrazio i molti che oggi hanno partecipato all'incontro al Marca di Catanzaro dando il loro contributo in modo diretto, concreto, persino appassionato. Sarà un percorso condiviso, alla luce della responsabilità etica che oggi, in questo difficilissimo momento storico, Arte e Comunicazione sono certamente chiamati ad assumersi. Soluzioni e strategie per il futuro di Armonied'ArteFestival, ma anche nuove idee per propiziare risultati davvero incidenti per lo sviluppo complessivo della popolazione residente e partecipare al processo internazionale di affermazione d' identità nella dialettica delle integrazioni, saranno oggetto di studio e confronto permanente».
Una proposta innovativa, un brainstorming creativo per un approccio differente che vuole stimolare un dialogo costruttivo con i professionisti del mondo della comunicazione in grado di dare vita ad un vero e proprio spazio di confronto e dialogo. La scommessa è dare vita ad un festival calabrese, della Calabria, capace di far sentire tutti attori principali di un processo di crescita e di svolta che non può che trovare nella cultura e nella sua divulgazione il suo senso più antico e fondante.
Se infatti la Fondazione Armonied’Arte è nata, per volontà dello stesso direttore artistico, allo scopo di creare un polo culturale di respiro internazionale, un presidio capace di esportare ed importare arte e cultura per fare di un’impresa culturale uno strumento di mercato indotto socio economico, conta tra i suoi assi operativi non solo la performing art ma anche la formazione, l’informazione e la ricerca.
Quella di Armonied’Arte Festival è, dunque, una realtà consolidata, un brand credibile che gode di importanti partenariati su cui investire perché la cultura sia un premio non soltanto per gli operatori ma anche e soprattutto per gli imprenditori.
Diventa, perciò, necessario sollecitare gli enti pubblici affinché inizino a pensare a piani pluriennali di investimenti e nello stesso tempo avviare un processo di fundraising e crowdfunding coadiuvati da un’informazione che non sia solo veicolo della notizia ma partecipi alla creazione di percorsi di senso e contribuisca ad educare l’utenza verso un consumo meno commerciale della cultura.
«Il mondo dell’impresa e quello della cultura, infatti, - ha concluso il direttore artistico – possono sviluppare strumenti sinergici di reciproca utilità poiché lo sviluppo culturale non determina solo la crescita delle persone ma anche la crescita delle aziende : una maggiore sensibilità, competenza e benessere individuale determinano veri e propri benefici anche per l’impresa perché contribuiscono a fornire alle nuove generazioni strumenti cognitivi, emozionali ed intellettuali adeguati all’interpretazione del mondo globalizzato e alla costruzione di una classe dirigente e imprenditoriale attrezzata». Affinché Scolacium diventi un luogo ideale e fisico possibile per gli uomini di spirito, di idee e di emozioni libere e generose.