Inaugurato il Presepe Casa “Tamburelli”
“Papa Francesco chiama gli anziani di questa casa “suoi coetanei”. E non ha promesso solo di pregare per loro, ma ha chiesto a loro di pregare per lui. E’ il segno di una tenerezza e di un’amicizia particolare del Papa per questa comunità, che noi non possiamo far altro che ricambiare con la preghiera e l’affetto”. Così il direttore della Casa di Riposo Tamburelli Antonello Coclite, ha riferito il messaggio del Papa agli ospiti della Casa, anticipato nel corso di un colloquio telefonico avuto in mattinata tra lo stesso Coclite e la segreteria vaticana.
Il messaggio sarà letto pubblicamente nelle prossime settimane nel corso della Santa Messa da Padre Giovanbattista Urso, ministro provinciale dei Cappuccini di Calabria, a cui il messaggio è stato indirizzato.
“L’apertura del Presepe della nostra Casa è un momento per condividere con tutta la città quello spirito di fraternità e di servizio che anima la vita della nostra comunità”, ha detto Antonello Coclite ricordando che “la nostra comunità conta oltre 160 persone, tra ospiti, volontari e operatori, una grande famiglia che vuole essere un segno di amore e di speranza per la nostra città”. Coclite ha ricordato i tanti ammalati che risiedono nella struttura e che non hanno potuto presenziare all’evento di questa mattina, così come tutti gli ospiti che in questi anni sono venuti a mancare. “Vi invito – ha aggiunto Coclite rivolgendosi in particolare ai bambini dell’Istituto comprensivo “Perri – Pitagora” che hanno partecipato all’iniziativa accompagnati dai docenti e dalla dirigente Teresa Bevilacqua – a venire spesso a trovarci, a condividere con noi qualche momento. Troverete tanti “nonnini” che hanno bisogno di tenerezza e una comunità che con entusiasmo e spirito di servizio ogni giorno si prende cura di chi non sta bene, di chi è solo, di chi è qui magari per l’ultimo tratto della propria vita”
Apprezzamento per l’opera svolta da Antonello Coclite e dai tanti volontari dell’associazione francescana “Padre Gesualdo” da parte del Sindaco Paolo Mascaro, che ha annunciato a breve una visita ufficiale alla struttura.
“Il lavoro che quotidianamente Antonello Coclite e i ragazzi portano avanti in questa struttura- ha detto il primo cittadino – esprime quella volontà di promuovere la dignità e la qualità della vita di tutti, senza distinzioni di ordine socio-economico, di colore della pelle, di provenienza geografica. Venendo a visitare nelle prossime settimane questo bellissimo Presepe, coglieremo il messaggio universale dell’amore e della fratellanza e lo stimolo a costruire una società meno pensata in termini ragionieristici, e più ospitale, accogliente e fraterna”.
Prima della benedizione del Presepe, che quest’anno rappresenta artisticamente il tipico paesaggio calabrese, il segretario della Provincia dei Padri Cappuccini di Calabria Fra Antonello Castagnello ha presieduto un breve momento di preghiera con la lettura del Vangelo e del racconto del primo presepe realizzato a Greccio da Francesco d’Assisi nel Natale del 1221. La rappresentazione della Natività di Cristo è stata realizzata dai giovani volontari dell’associazione francescana “Padre Gesualdo”, guidati dal maestro prof. Bruno Bagalà e dallo stesso Antonello Coclite. A chiudere la mattinata, il canto dei bambini di alcune classi dell’istituto comprensivo “Perri-Pitagora".