Tutela olio Evo, il sindaco di Saracena in Senato
Tutela dell’extravergine d’oliva, servono nuove misure per tutelarlo; intensificare la prevenzione delle truffe e delle alterazioni chimiche che danneggiano i consumatori l’immagine stessa del nostro Paese; proteggere i produttori dalla concorrenza sleale; salvaguardare anzi tutto i territori. È quanto ribadirà Mario Albino Gagliardi, Sindaco di Saracena, nella sua qualità di Coordinatore Regionale e Vice presidente dell’associazione nazionale Città dell’Olio intervenendo all’assemblea delle associazioni nazionali di agricoltori e produttori di olio, in programma domani, mercoledì 9 alle ore 14, in Commissione Agricoltura al Senato, a Roma.
In vista di un nuovo disegno di legge che tuteli questa autentica ed ineguagliabile eccellenza italiana, verranno ascoltati tutti i rappresentanti dei soggetti sociali coinvolti nella produzione dell’extravergine. All’audizione domani a Palazzo Madama, saranno presenti diverse sigle di associazioni di categoria. Tra queste, quella nazionale delle Città dell’Olio sarà l’unica a rappresentare non soltanto gli interessi legittimi e diretti dei produttori, ma anche quelli di territori e comunità, in una parola terroir, dalle quali produzioni millenarie come quella dell’Ulivo origina.
“Bisogna partire proprio dal territorio – afferma Gagliardi – tutelando quelle terre nelle quali la coltura millenaria dell’ulivo è divenuta parte del patrimonio culturale del Mediterraneo e dell’Umanità. L’olio è uno dei prodotti più rappresentativi dell’agroalimentare del Made in Italy. Purtroppo, tuttavia, questo settore è spesso oggetto di contraffazioni o truffe commerciali. E queste danneggiano non soltanto il consumatore, ma comportano gravi problematiche anche per i produttori onesti che arrancano in un mercato dove i brogli e la concorrenza sleale sono all’ordine del giorno.
È necessario – continua il coordinatore calabrese delle città dell’olio – trovare soluzioni più adeguate delle attuali. Occorre perseguire e punire i trasgressori e proteggere l’Evo italiano con nuovi metodi in grado di misurarsi con il mercato globale. Non possiamo permettere – conclude il Sindaco del Paese del Moscato Passito – che questa eccellenza italiana, sintesi della nostra storia, della sostenibilità ambientale e della tutela della salute su scala globale possa confondersi e perdersi nel mare magnun della disinformazione e della diffusa maleducazione alimentare sollecitata quotidianamente dalle multinazionali del cibo spazzatura o che l’extravergine possa continuare ad essere annegato nella chimica a danno delle sue note ed oggettiva qualità naturali”.