Verbicaro: negata piazza a Fn, solidarietà Fiamma Tricolore
“Il M.S. Fiamma Tricolore esprime piena solidarietà ai camerati di FN per il trattamento riservatogli in quel di Verbicaro, dove gli è stata negata la piazza per il comizio che il segretario Roberto Fiore avrebbe dovuto tenere a margine dell' inaugurazione della locale sezione. - È quanto scrive in una nota Marco De Filpo, Segretario Provinciale Federazione Fiamma Tricolore di Cosenza -
Pare che abbia influito sulla decisione del sindaco anche l'intervento dell’ A.N.P.I di Cosenza, il cui presidente è il sindaco di Sant'Agata di Esaro Luca Branda, che per uno strano caso del destino risulta essere stato iscritto nel M.S.I., e Come pare, a giudicare dal cognome, anche molti suoi familiari. Ma sicuramente sarà un caso di omonimia, solo lui può fugare questo dubbio, altrimenti verrebbe da pensare che in caso Hitler fosse sopravvissuto alla guerra avrebbe avuto chance di diventare presidente del A.N.P.I. Di Cosenza.
Detto ciò mi chiedo, ma questi con l’Italia che va a rotoli, dove la gente si suicida perché il cattocomunista Renzi per salvare le banche affama i cittadini, dove è appena stata approvata una legge che regala dieci milioni di euro ai partiti, non hanno altro a cui pensare che cercare di impedire che si faccia un comizio? Valli a capire sti rivoluzionari della falce e martello, con la paura che torni una dittatura non si sono accorti di viverla.
Inoltre mi chiedo se sia lecito negare una piazza per un pubblico comizio ad un movimento politico, e su quali basi? A mio avviso si viene a ledere quella democrazia per i quali gli imboscati della seconda guerra mondiale dicono di essersi tanto battuti, ma questa è una mia opinione .
Una cosa è certa - conclude De Filpo - una delegazione di Fiamma Tricolore della federazione di Cosenza sarà presente a Verbicaro, in splendida camicia nera e con in mano la nostra bandiera, a testimoniare la solidarietà per un gesto cosi vile e tipicamente partigiano.
Probabilmente i movimenti come il nostro e FN danno fastidio e li si vuole ammutolire perché sono gli unici in Italia che si battono ancora per uno stato sociale sovrano ed identitario.”
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