Compagnia Tortorese, la magia del teatro
Usi e detti, costumi e tradizioni, storie raccontate attraverso la magia del teatro dalla Compagnia Tortorese. Quella al cinema Loren di venerdì 11 dicembre è stata una serata trascorsa velocemente tra episodi e battute che hanno suscitato la travolgente ilarità di una gremita sala.
La fissazziuni di z’Attilio è una commedia scritta da Domenico Cirimele e Biagio Moliterni che pur rappresentando situazioni di semplice e spesso precaria vita quotidiana riesce quasi per incanto ad annullare spazio e trascorso, per farlo rivivere con leggerezza e nel desiderio di una genuinità d’altri tempi.
È questo l’effetto di una vena artistica manifestata dai diversi attori guidati sapientemente dalla regia di Domenico Cirimele che sempre più punta alla spontaneità e naturalezza. Sciolti e professionali in crescita continua, con eleganza e brio hanno coinvolto il pubblico in fatti ed emozioni che molti portano nella mente e nel cuore ed a cui i più giovani si avvicinano con fame di conoscenza.
Sullo sfondo del racconto le smanie di chi vive una vita se non grama di certo non agiata, il miraggio di un lascito o di un tesoro nascosto ritrovato. Ed accade che nonostante lo scetticismo di un ambiente dove tutto è lavoro e sacrificio, il sogno si avvera quando tutto era già segnato da dramma e sconforto, prevale infine l’umana bontà di chi, nonostante tutto, ha pensato agli altri oltre a se stesso.
Attività amatoriale senza alcuna forma di speculazione né fine lucrativo, solo tanta passione premiata e sostenuta dal numeroso pubblico intervenuto che ripaga il notevole impegno profuso in ore di prove e studio. Questa giovane compagnia teatrale tortorese non sarà il tesoro di z’Attilio, ma senza alcun dubbio è un bel pezzo di patrimonio artistico e culturale che valorizza noi stessi e la nostra terra.