Sindaco Amendolara: “Bloccare finanziamento film Avati”
“Se non sono ancora stati erogati i previsti finanziamenti pubblici quale contributo per la realizzazione della pellicola nei territori della nostra regione, si adotti ogni e più utile strumento per bloccare ogni forma di sostegno economico, con risorse della comunità calabrese, al film “Le nozze di Laura” del Regista Pupi Avati”. È quanto chiede pubblicamente alla Regione Calabria il Sindaco di Amendolara Antonello Ciminelli considerando infamante, ignominiosa e diffamante per l’intero Alto Jonio cosentino, un oltraggio per l’intero Meridione, la produzione del Regista in questione, girato la scorsa estate per lo più nel comune di Rocca Imperiale e trasmesso su Rai 1 alla vigilia dell’Immacolata.
In una lettera trasmessa a tutti i colleghi del territorio, Ciminelli si spinge fino ad esortarli a sporgere una formale denuncia per gli incontestabili ed inqualificabili danni arrecati al territorio e, ciò che ancor più grave, attraverso soldi pubblici. Ed è su questo aspetto in particolare che si concentra la presa di posizione del Primo Cittadino del Paese della Secca. “Non compete a me – sostiene Ciminelli – come Sindaco e come cittadino, entrare pubblicamente nel merito di una produzione artistica, in particolare di una fiction sul diverso e con l’ambizione (fallita, secondo diverse recensioni tecniche) di raccontare in chiave moderna il primo miracolo di Gesù. Per formazione personale e culturale – va avanti – e nel rispetto scrupoloso del principio etico e giuridico della laicità dello Stato e delle istituzioni pubbliche, nazionali e locali, non potrei mai cedere, tanto più nel mio ruolo e nella mia funzione, a valutazioni che resterebbero di natura squisitamente soggettiva e pertanto opinabili.
Ciò che, al contrario, non è affatto opinabile – spiega il Sindaco – è la non irrilevante circostanza che questa produzione cinematografica è stata finanziata con risorse pubbliche, attraverso la Film Commission regionale, con l’obiettivo specifico di tradursi in efficace strumento di marketing territoriale. Al pari, per intenderci, di quanto accaduto ed accade in tutte le altre regioni italiane, a partire dalle vicine Basilicata e Puglia, con pellicole dimostratesi di indubbio successo nazionale ed il cui effetto di comunicazione turistica è stato e rimane notevolmente misurabile; su tutte basti citare Basilicata Coast to Coast di Rocco Papaleo o Cado dalle Nubi con Checco Zalone.
Non è e non sarà, purtroppo, il caso de Le nozze di Laura, oggettivamente costruito su semplificazioni, luoghi comuni e stereotipi intollerabili soprattutto perché ambientati dichiaratamente nella Calabria contemporanea, con una rappresentazione che, stando a numerosi commenti, risulta anacronistica, ingenerosa e, pertanto, con ricadute non positive sull’Alto Jonio, sicuramente antitetiche – ed è questo ciò che rileva – alle finalità specifiche per le quali l’iniziativa creativa di Pupi Avati è stata destinataria di attenzione e finanziamenti regionali”.