Tutela della fauna: controlli della L.I.P.U. in Sila, elevate diverse sanzioni
Nei giorni appena trascorsi, è stata intensificata l’attività degli agenti del Nucleo Operativo di Cosenza del Servizio Nazionale Vigilanza Ambientale – L.I.P.U., sotto la guida del Coordinatore Provinciale Dott. Domenico Laratta. Gli agenti zoofili, hanno eseguito una capillare attività di controllo del territorio, finalizzata alla prevenzione e repressione degli illeciti in materia di tutela degli animali, con particolare riguardo a quelli d’affezione e alla fauna selvatica. Diversi sono stati gli interventi portati a termine, con indagini, denunce, sanzioni amministrative e segnalazioni alle autorità competenti.
Un primo caso è avvenuto in Via L.go Geppetto, all’interno del centro abitato di San Giovanni in Fiore, dove a seguito della tempestiva segnalazione da parte di un residente della zona, sono stati tratti in salvo diversi cuccioli di cane abbandonati da parte di ignoti nella notte di giorno 8 dicembre, ora ricoverati presso il canile sanitario di Paola (CS). Il Coordinatore Laratta, assicura, che nei luoghi oggetto di tali gravi atti di crudeltà ai danni d’ignari e poveri animali, sarà rafforzata la presenza di personale anche di notte al fine di garantire il seguito delle indagini e un costante controllo delle zone a rischio. Intanto, i fatti, sono stati portati a conoscenza della Procura della Repubblica di Cosenza, tramite l’invio di una dettagliata informativa contenente l’ipotesi di reato di Abbandono di animali (Art. 727 del codice penale).
Nella stessa località, a seguito di altri accertamenti, sono state elevate diverse sanzioni amministrative per violazione al regolamento di Polizia Urbana e in particolare per aver lasciato incustoditi animali domestici, lungo la pubblica via; in questi casi, oltre a garantire la l’incolumità dei cittadini, si tende ad assicurare soprattutto la sicurezza degli animali, che possono essere esposti, se non debitamente custoditi, a vari pericoli, tipo investimenti accidentali o ad atti di violenza, soprattutto ad avvelenamenti, circostanza, quest’ultima, purtroppo molto presente nell’area urbana di San Giovanni in Fiore e, che ha visto negli anni, numerosissimi interventi e denunce proprio per opera degli agenti del Servizio Nazionale Vigilanza L.I.P.U. Nei giorni successivi, inoltre, dopo numerose segnalazioni ricevute, è stato portato a conoscenza delle autorità comunali, tramite una puntuale nota, della presenza di alcuni cuccioli di cane, presumibilmente randagi, all’interno di una scarico di acque bianche, sito in Via Volterra. Gli stessi si trovavano in condizioni igieniche sanitarie non idonee e costantemente in pericolo, a causa dell’alto flusso di autoveicoli che transitano lungo l’arteria principale, a tal proposito l’intervento è stato immediato.
Dall’apertura della stagione venatoria ad oggi, l’attività di vigilanza è stata indirizzata anche e soprattutto sull’esercizio della caccia. Un articolato piano di sorveglianza, è stato predisposto in più zone della Sila Grande, con decine di cacciatori sottoposti ai controlli di rito e diverse sanzioni amministrative elevate per violazione alla Legge Quadro n.157/92 e alla Legge Regionale n. 9/1996 e ss.mm.ii. Il Coordinatore della Vigilanza L.I.P.U. calabrese, dott. Laratta, in merito alla lotta al bracconaggio, evidenzia: "La necessità di aumentare i controlli, soprattutto da parte della Polizia Provinciale e della Forestale. Proprio la Polizia Provinciale, fino a pochissimo tempo fa, esplicava un validissimo servizio antibracconaggio, tra l’altro, recentemente anche elogiato dal Presidente Nazionale della LIPU, Fulvio Mamone Capria. La Calabria sarebbe, secondo alcuni recenti sondaggi, ai primissimi posti per reati di bracconaggio, ecco perché ci si auspica, che le due principali forze di polizia dedicate a questo importante servizio, Provinciale e Forestale, possano continuare nel perseverare a favore della legge e a difesa del patrimonio faunistico dello Stato".